PHOINIX (Φοῖνιξ, Phoinix)
1°. - Figlio di Agenore e di Damno, la figlia di Belos (Ferec., 40 = Schol. Apoll. Rhod., 3, 1186) o, variamente, di Ogygos, di Telephassa (Apollod., Bibl., 3, 1, 1, 2), di Tyro, di Argiope.
È indicato invece come figlio di Belos e fratello di Agenore (Scolio ad Eurip., Phoen., 291). Infine, secondo Tzetzes (Lykophr., 431), Ph. con Radamante e Minosse sarebbe figlio di Zeus e di Europa. Secondo la versione più comune, però, Europa non sarebbe la madre, ma una delle figlie di Ph. o, più raramente, la sorella. Inviato dal padre, insieme ai fratelli, alla ricerca di Europa rapita, Ph. si stabilì, durante il lungo errare, nel luogo della futura città di Sidone, in Fenicia, regione che da lui prese nome. Nell'arte figurativa Ph. compare talvolta come personaggio, sempre marginale, nelle scene del ratto di Europa (v.): in un anfora a figure rosse proveniente dall'Italia meridionale, ora al Museo Nazionale di Napoli, Ph. è rappresentato vecchio e barbuto, con alti calzari, il bastone e il rozzo abito tipico del viandante. Simile appare anche nel mosaico proveniente da Palestrina, nel Palazzo Barberini.
Bibl.: O. Jahn, Die Entführung der Europa, Vienna 1870; G. Türk, in Roscher, III 2, 1897-902, c. 2401 ss., s. v.; P. Grimal, Dict. Myth. gr. rom., Parigi 1951, s. v.; E. Wüst, in Pauly-Wissowa, XX, 1950, c. 412-414, s. v., n. 4.