PHON
. Unità di misura dell'"intensità della sensazione sonora".
È noto dall'acustica fisiologica che l'intensità della sensazione sonorica oggettiva dipende, oltreché dall'intensità energetica del suono, anche dalla sua frequenza; la minima intensità energetica che l'orecchio può percepire, detta "valore di soglia", varia notevolmente con la frequenza (v. rumori, attenuazione dei, XXX, p. 238). Di conseguenza non è possibile definire una misura assoluta dell'intensità della sensazione auditiva, ma si possono eseguire soltanto delle misure relative. Come frequenza di riferimento si sceglie quella di 1000 cicli; quando un suono determinato o un rumore producono una intensità di sensazione sonora uguale a quella del suono campione di frequenza 1000 cicli a un livello di N decibel al disopra del valore di soglia, si dice che il suono dato ha un'intensità sonora di N phon. Dalla definizione risulta che alla frequenza di 1000 cicli la scala del phon coincide con la scala decibel di Fletche (v. decibel, App.); le due scale coincidono approssimativamente per frequenze comprese fra 500 e 5000 cicli. Per questo motivo parecchi autori considerano il termine "decibel" come ugualmente applicabile sia alla designazione dell'intensità energetica sia alla intensità sonora o "sonorità"; in questo caso un rumore che avesse una sonorità di N decibel avrebbe pure una intensità energetica di N decibel al disopra del valore di soglia, il che non è esatto. Nelle condizioni migliori, l'orecchio apprezza variazioni d'intensità energetica del 1000 che corrispondono a o,4 decibel; ciò vale per due suoni che si succedono senza interruzione, altrimenti la variazione deve essere alquanto maggiore. In Germania, il phon è spesso adoperato come l'equivalente del decibel.