photoshoppato
p. pass. e agg. Ritoccato, alterato mediante elaborazione digitale dell’immagine, utilizzando il programma informatico Photoshop.
• È la prima campagna elettorale in cui i social network possono dare più di una mano. E i social network non costano. Non può quindi mancare la foto online di tutti, più o meno photoshoppata, con matita a fianco. Invito esplicito: votatemi. (Marco Ballico, Piccolo, 27 marzo 2013, p. 14, Regione) • C’è anche chi è costretto a chiedere di non tappezzare i muri dei palazzi antichi o le colonne dei porticati di volantini con le immagini del neolaureato immortalato in fotomontaggi osé o «photoshoppato» dopo una sbronza o in abiti succinti al mare. (Laura Montanari, Repubblica, 3 gennaio 2014, p. 23, Cronaca) • Il redivivo turbinio antiberlusconiano parte proprio da quella traccia: «Per Berlusconi se vince il M5S è un disastro? Silvio goditi la vecchiaia, al futuro dell’Italia ci pensa il M5S». E giù con la foto di Berlusconi photoshoppata, in modo da restituirgli una immagine più consona alla sua età. (Robert Vignola, Giornale d’Italia, 1° dicembre 2015, p. 2, Attualità).
- Derivato dal nome proprio Photoshop con l’aggiunta del suffisso -ato.
- Già attestato nel Corriere della sera del 27 agosto 2011, p. 37, Tempi liberi (Matteo Persivale).
> fotoshoppato.