• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

PHRADMON

di L. Guerrini - Enciclopedia dell' Arte Antica (1965)
  • Condividi

Vedi PHRADMON dell'anno: 1965 - 1973

PHRADMON (Φράδμων, Phradmon)

L. Guerrini

Scultore di Argo, attivo verosimilmente nella seconda metà del V sec. a. C., a noi noto soprattutto per la sua partecipazione al concorso di Efeso per la Amazzone insieme a Fidia, Policleto e Kresilas (Plin., Nat. hist., xxxiv, 53)

Discussa è la cronologia di Phradmon. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 39) lo dice contemporaneo di Policleto e ne fissa l'acmè alla XC Olimpiade, cioè al 420 circa (cfr. anche Columella, De re rust., x, 29). Pausania (vi, 8, 1) aveva letto la firma di Ph. ad Olimpia, sulla base di una statua innalzata in onore dell'atleta eleo Amertas, vincitore nei giochi olimpici e pitici: le datazioni delle vittorie di Amertas ci sono però ignote. A Delfi è stata proposta l'integrazione in Ph. di un nome incompleto che appare su una base (blocco 6339 + 6808) che reggeva una statua per un atleta vincitore: se l'integrazione proposta è esatta, si otterrebbe una datazione che confermerebbe quella data da Plinio per lo scultore di Argo.

Con la datazione pliniana contrasta invece quella di Theoridas (Anth. Pal., ix, 743), che celebra come opera di Ph. dodici vacche in bronzo offerte dai Tessali ad Atena Itònia dopo la campagna contro gli Illiri, avvenuta nel 356 o 336.

Per conciliare le due notizie, Ch. Picard avanza l'ipotesi che Ph., contemporaneo di Policleto il Giovane, abbia restaurato le Amazzoni del tempio di Efeso, danneggiate per l'incendio del 356.

La personalità artistica di Ph. ci sfugge completamente, poiché anche l'attribuzione dell'Amazzone tipo Doria Pamphili (Brunn-Bruckmann, 688-9) rimane del tutto dubbia.

Bibl.: Ch. Picard, Manuel, II, Parigi 1939, p. 655 e III, p. 259 s.; C. P. Sestieri, in Arch. Classica, III, 1951, p. 13 ss.; J. Marcadé, Recueil d. signatures des sculpteurs grecs, I, Parigi 1953, pp. 87 e 88.

  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali