PIACENZA
(XXVII, p. 92; App. I, p-935)- - Dal 3 maggio 1944 alla metà di aprile 1945 la città ebbe a subire 92 incursioni aeree, di cui alcune molto forti: in special modo nei quartieri nord-orientali e meridionali. Complessivamente sono state rase a terra 234 case e 565 sono state colpite gravemente. Ora la ricostruzione ha già praticamente risanato i danni, anche con l'edificazione di nuovi stabili. Nel corso dell'offensiva alleata nell'aprile 1944 sono crollati i due ponti, ferroviario e carrozzabile, sul Po. Quello ferroviario è stato ricostruito; invece la via Emilia supera provvisoriamente il Po su un ponte di barche posto più a valle. Al 31 dicembre 1947 la popolazione residente del comune, ammontava a 73.334 ab. (14,% di aumento rispetto al 1936), e quella della provincia a 307.901 ab. (4,3% di aumento).
Tra i danni prodotti dalla guerra, i maggiori furono la parziale demolizione della chiesa gotica del Carmine Vecchio, in corso di restauro nel 1948, e la rovina dell'affresco di G. P. Lomazzo, raffigurante l'Ultima Cena, nel convento di S. Agostino.