Piangete, amanti, poi che piange Amore
. Sonetto della Vita Nuova (VIII 4-6), su schema abba abba; cde edc, presente, oltre che nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime, anche in altri codici e nella Giuntina del 1527. D. afferma di averlo scritto, insieme col sonetto rinterzato Morte villana, riportato subito dopo nello stesso capitolo, per la morte di una donna giovane e di gentile aspetto molto, dopo averne visto lo... corpo... giacere sana l'anima in mezzo di molte donne, le quali piangeano assai pietosamente, come guiderdone del fatto che la defunta era stata più volte in compagnia della sua donna (VIII 1-2).
Il legame con la fictio narrativa del libro è, dunque, assai labile, dato che la persona di Beatrice non è qui recuperata neppure attraverso l'espediente delle donne-schermo, e che la lirica appare chiaramente connessa a un ‛ genere ', il compianto per la morte di madonna, di cui ricalca, sia pure con esiti originali, la topica fondamentale.
Stilisticamente il sonetto è più maturo di quelli precedenti, fuso ed equilibrato nello svolgimento, nella struttura melodica, nell'ampia e dinamica arcatura sintattica. Conferiscono vivacità drammatica al contesto le frequenti prosopopee della Pietà, della Morte, di Amore; e se le due prime restano astratte, la terza ha piena consistenza figurativa e lirica, come espressione del lamento del poeta sulla caducità della bellezza, sia pur temperato, secondo un modulo tipico dei compianti, dalla speranza cristiana dell'immortalità.
L'accoglimento del sonetto nel libro appare motivato da ragioni essenzialmente tonali ed espressive: come momento non di una storia d'amore, ma della storia della propria poesia, configurata da D. a partire dal livello delle nove rime, meta e, insieme, ideale punto di partenza. Si presenta qui per la prima volta un tema centrale della Vita Nuova, quello della morte, in una dimensione ancora prevalentemente elegiaca, non come contemplazione e trasfigurazione: ma anche nelle liriche più mature i due motivi saranno dialetticamente compresenti.
Il pianto di Amore innalza tuttavia in una sfera contemplativa più alta quello del coro femminile per il crudele adoperare della Morte nel gentil core della gentil donna dalla gaia sembianza; e il suo guardare verso il cielo ove l'alma gentil già locata era preannuncia la successiva trasfigurazione dantesca della tematica cortese e genericamente stilnovistica (cfr. le stanze terza e quarta di Donna pietosa). Sintomatica, infine, è anche l'unione del tema della morte con quello della lode e il loro svolgimento in un ambito di coralità oggettiva (Piangete amanti... Audite).
Cfr. anche MORTE VILLANA, DI PIETÀ NEMICA.
Bibl. - Oltre ai commenti alla Vita Nuova e in Barbi-Maggini, Rime 36-38, cfr.: A. Marigo, Mistica e scienza nella Vita Nuova di D., Padova 1914, 47-56; D. De Robertis, Il libro della " Vita nuova ", Firenze 1970², 45-46; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, Oxford 1967, II, 34-35 e 42-45; F. Montanari, L'esperienza poetica di D., ibid. 1968², 62.