CINQUEMIGLIA, Piano delle
Grande ed elevato piano intermontano dell'Appennino centrale, così detto dalla sua lunghezza. Si allunga infatti da NO. a SE. per circa 9 km., mentre la massima larghezza, a sud, raggiunge 2 km. Rappresenta probabilmente un antico solco vallivo dell'idrografia pliocenica, ulteriormente scavato dall'erosione carsica; forma oggi un bacino chiuso, le cui parti più depresse sono costituite da una conca svasata all'estremo sud (1239 m.), e da un'altra conca al centro (1241 m.), in parte acquitrinosa; a sud-est una breve soglia rocciosa (La Portella) lo separa da un altro piano chiuso, il Prato di Rivisondoli. Il Piano è messo a pascoli e ha importanza come luogo di sosta e di concentramento primaverile e autunnale degli ovini transumanti dai monti alle pianure pugliesi e viceversa. È percorso dalla strada rotabile principale che conduce dall'Abruzzo nel Napoletano, onde costituisce un passo molto frequentato, specialmente in passato, prima della costruzione della ferrovia. Non ha tuttavia abitati stabili; d'inverno è terribilmente battuto da bufere di neve e da tormente.