Delors, piano
Documento, ‘libro bianco’ (➔ libro), presentato nel 1992 in piena fase recessiva dal presidente della Commissione europea J.-L.-J. Delors ai governi degli Stati membri, che unisce in un quadro d’insieme politiche europee per la crescita, la competitività e l’occupazione. La Commissione chiedeva ai governi di poter disporre di 20 miliardi di ECU (➔), la moneta virtuale europea antenata dell’euro, all’anno per 5 anni, con un aumento del bilancio europeo di 8 miliardi, per finanziare progetti di investimenti. Fra di essi, la Commissione individuava come progetti prioritari l’educazione e la formazione, lo sviluppo di una rete di treni a grande velocità e le autostrade dell’informazione, sulla base di cofinanziamenti europei destinati a stimolare l’intervento delle collettività nazionali e regionali. Alle risorse provenienti dal bilancio, D. propose di aggiungere un prestito garantito dal bilancio europeo. Il libro bianco venne di fatto accantonato dai governi ostili ad accrescere i poteri della Commissione; nel 1994, con un nuovo libro bianco della Commissione, furono avviate misure per l’occupazione.