piano (sost.)
Ricorre solo nella Commedia e in un luogo delle Rime, sempre per indicare una distesa di terreno priva di accidentalità o, comunque, caratterizzata da una struttura prevalentemente orizzontale: If XXVIII 74 lo dolce piano / che da Vercelli a Marcabò dichina; Pg V 99.
In contrapposizione a sostantivi indicanti un terreno non pianeggiante: Rime CI 21 per piani e per colli; Pg VII 70 Tra erto e piano; If XXVII 53 tra 'l piano e 'l monte; XII 8.
La voce è adoperata a proposito del settimo cerchio dell'Inferno (If XII 53) e della prima cornice del Purgatorio (Pg X 20; in XII 117 Già montavam su per li scaglion santi, / ed esser mi parea troppo più lieve / che per lo pian non mi parea davanti, la contrapposizione di scaglion a pian mette in risalto l'eccezionalità del fatto che il salire sia per D. meno faticoso del procedere in pianura); piano (I 118) e pianura (v. 114) è chiamata anche la bassura dell'isoletta del Purgatorio.