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piante CAM

di Amedeo Alpi - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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piante CAM

Amedeo Alpi

La fissazione della CO2 nelle piante CAM (Crassulacean acid metabolism) avviene in maniera similare a quella delle piante C4. La prima carbossilazione infatti è realizzata dalla PEP carbossilasi che, similmente a quanto accade nelle C4, usa lo ione idrogeno carbonato (HCO3) per formare un acido a 4 atomi di carbonio; successivamente, come nella C4, dal composto a 4 atomi di carbonio si libera CO2 che viene canalizzata nel ciclo di Calvin, ma questa seconda carbossilazione non avviene, come nella C4, in cellule diverse della foglia, ma nelle stesse in tempi diversi. La carbossilazione da parte della PEP carbossilasi avviene di notte, con formazione di acido ossalacetico subito convertito in acido malico. Questo acido malico viene accumulato nei vacuoli. Al termine del periodo oscuro il malato viene trasportato all’esterno del vacuolo, decarbossilato a opera dell’enzima malico NADP+ dipendente, e la CO2 liberata e fissata nuovamente nel ciclo di Calvin. Le piante CAM sono caratterizzate da un peculiare meccanismo di apertura stomatica. Gli stomi infatti si aprono di notte, consentendo l’ingresso alla CO2 e riducendo al minimo le perdite di acqua, mentre durante il giorno gli stomi si chiudono prevenendo, di nuovo, le perdite di acqua. La CO2 è comunque – come detto – già presente nelle cellule e può essere utilizzata dalla Rubisco. Anche il meccanismo di controllo della PEP carbossilasi è assai diverso nelle CAM rispetto alle piante C4. Nelle CAM, infatti, l’attivazione della PEP carbossilasi durante l’oscurità e la disattivazione durante il giorno, non è mediata da segnali luminosi come nelle C4, ma da ritmi circadiani interni alla pianta. La regolazione delle due forme di PEP carbossilasi, diurna e notturna, avviene tramite fosforilazione e defosforilazione.

→ Fisiologia delle piante

Vedi anche
stoma botanica Complesso (chiamato anche apparato stomatico) presente nell’epidermide delle parti aeree delle piante (fusto, foglie e organi omologhi) costituito da due cellule che, essendo reniformi, lasciano tra di loro una fessura (dotto stomatico o apertura stomatica) attraverso la quale il sistema degli ... fotosintesi clorofilliana Il più importante processo di riduzione biologica che si compie sulla superficie terrestre, grazie al quale le piante fotosintetiche assorbono energia luminosa, che convertono in energia chimica potenziale e, partendo da composti inorganici semplici (anidride carbonica e acqua), formano sostanze ... acidi carbossilici Denominazione generica di tutti i composti organici, alifatici, eterociclici, aromatici saturi e non saturi, che contengono uno o più gruppi −COOH. Il loro nome si ottiene facendo seguire la parola acido dalla denominazione dell’idrocarburo corrispondente con la desinenza -oico: acido propanoico, acido ... composti omologhi In chimica organica, un composto viene definito omologhi, composti di un altro quando è. caratterizzato dagli stessi gruppi funzionali, ma differente per uno o più gruppi =CH2. Il propano, di formula C3H8, è omologhi, composti con tutti gli idrocarburi alifatici saturi di formula generale CnH2n+2; l’acido ...
Categorie
  • FISIOLOGIA VEGETALE in Botanica
Tag
  • ACIDO OSSALACETICO
  • RITMI CIRCADIANI
  • CICLO DI CALVIN
  • DECARBOSSILATO
  • FOSFORILAZIONE
Vocabolario
CAM
CAM s. m. – Sigla dell’ingl. Computer Aided Manufacturing («produzione manifatturiera assistita dall’elaboratore»), che indica una classe di metodologie nell’ambito delle quali la produzione manifatturiera relativa a prodotti meccanici,...
camita
camita s. m. e f. (pl. m. -i). – Individuo appartenente alla famiglia etnica africana dei Camiti (così chiamata dal nome di Cam, figlio di Noè, in riferimento alla tavola dei popoli del Genesi). La famiglia dei Camiti è tradizionalmente...
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