pianto
Aumentata accessuale secrezione di lacrime, provocata sia da stimoli fisici (gas lacrimogeni, fumo, cipolla, ecc.: in questo caso si parla più propriam. di lacrimazione) sia da moti dell’animo (commozione, dolore, tristezza, rabbia, felicità). Fenomeno motoricamente complesso, il p. si attua mediante collegamenti nervosi con i centri tronco-encefalici e con i circuiti sottocorticali-corticali. Patologico è il p. spastico o coatto, quasi sempre sganciato da una corrispondente situazione affettiva, provocato da stimoli del tutto banali e inadeguati, a volte piacevoli; esso si verifica in malattie cerebrali (encefalite, cerebrosclerosi, paralisi pseudo-bulbare) e può coesistere o alternarsi col riso spastico. Caratteristici sono il p. lamentoso e monotono in alcune malattie cerebrali, il p. gridato dell’idrocefalico e quello a elevata tonalità, nei bambini più piccoli, legato a disidratazione.