piattaforma collaborativa
loc. s.le f. Sistema di gestione condivisa, basato sull’uso di tecnologie informatiche e sul perseguimento di obiettivi comuni.
• i lavoratori mobili sono uno dei target di riferimento delle strategie di cloud computing, considerato che gli spostamenti quotidiani creano spazi in cui è possibile agire per poter recuperare velocemente e facilmente produttività. Nel caso specifico della CocaCola, la scelta è stata di creare soluzioni di online meeting e piattaforme collaborative, che sono fruibili anche dai dispositivi mobili e per altro possono evitare ai lavoratori di sobbarcarsi costose trasferte per prendere parte ai meeting aziendali organizzati a livello regionale o nazionale. (L. D. O., Repubblica, 28 febbraio 2011, Affari & Finanza, p. 18) • [Federico] Giuffra vuole produrre e distribuire (anche all’estero) birra artigianale italiana. L’idea innovativa sta nel coinvolgimento del consumatore nella creazione di nuove ricette tramite una piattaforma collaborativa basata su Internet e i social network. (Rita Querzé, Corriere della sera, 20 dicembre 2012, Cronaca di Milano, p. 6) • Senza fiducia (e senza i feedback positivi lasciati sui social a testimonianza del trattamento ricevuto), la condivisione non avrebbe sviluppo. Tant’è vero che il fenomeno non sfonda nei Paesi più chiusi, come in molte nazioni asiatiche. In Italia in pochi anni sono nate 138 piattaforme collaborative. (Stefano Filippi, Giornale, 18 maggio 2015, p. 13, Controcorrente).
- Composto dal s. f. piattaforma e dall’agg. collaborativo, ricalcando l’espressione inglese platform cooperative.
- Già attestato nella Repubblica del 25 gennaio 2007, p. 20, Commenti (Klaus Schwab, trad. di Valeria Garrassini Garbarino).