PIATTAFORMA girevole
Le piattaforme girevoli rispondono alle frequenti esigenze del servizio ferroviario di dover girare carri e carrozze onde farli passare da un binario a un altro ortogonale o parallelo (nel qual caso occorrono due piattaforme), e di dover girare le locomotive. Esse si costruiscono di diametro diverso e variabile da m. 5,50 a 24, a seconda che siano destinate ai veicoli o alle locomotive.
Nelle ferrovie italiane dello stato le piattaforme per veicoli hanno diametro di m. 5,50, quelle per locomotive hanno diametri di m. 9,50-15-21-21,50.
Le piattaforme per girare veicoli sono sostanzialmente costituite della tina o vasca, profonda m. 0,80, costruita in ghisa, e del piatto girevole, costruito in ferro. Il piatto appoggia al centro sopra un perno, e alla periferia sopra ruotini conici di ghisa, disposti circolarmente, collegati a un collare, abbracciante il perno a mezzo di tiranti che funzionano anche da assi di rotazione. I ruotini appoggiano su una corona circolare di ghisa, costituente il cerchio di rotolamento, unita solidamente alla tina e alla base del perno.
La manovra della piattaforma si esegue a mano, a mezzo di leve o stanghe, che vengono introdotte in apposite maglie. La manovra delle piattaforme di grande diametro si può fare a mano o meccanicamente. Vengono all'uopo adoperati locomotori elettrici o ad aria compressa funzionanti da rimorchiatori, in quanto che, spostandosi sulla rotaia del cerchio di rotolamento, spingono o tirano l'estremità della travata. L'aderenza è ottenuta mediante contrappesi o molle.