Picard
Picard Charles-Émile (Parigi 1856 - 1941) matematico francese. Dopo gli studi all’École normale supérieure, nel 1885 fu nominato titolare della cattedra di calcolo differenziale all’università di Parigi, ma per assumere a pieno titolo l’incarico dovette attendere il compimento dei 30 anni di età. In seguito passò alla cattedra di analisi superiore e algebra superiore. Insegnò anche meccanica per oltre 40 anni alla École centrale des arts et manifactures, contribuendo alla formazione dei futuri ingegneri. Fu membro dal 1889 e presidente dal 1910 dell’Académie des sciences, e dal 1924 dell’Académie française. Genero di un altro noto matematico, Ch. Hermite, ebbe una vita familiare segnata dalla morte nella prima guerra mondiale di tre dei suoi cinque figli. Picard è considerato uno dei più eminenti analisti della prima metà del xx secolo; particolarmente noti sono i suoi studi sulle funzioni analitiche (→ Picard, teorema di) e su una particolare categoria di equazioni lineari a coefficienti periodici, note come equazioni di Picard-Fuchs. Le sue ricerche sugli integrali associati a una superficie algebrica hanno contribuito alla definizione di una nuova classe di varietà algebriche dette varietà di Picard. A lui si deve anche lo sviluppo, nonché la trasformazione in strumento sistematico di calcolo, del metodo delle approssimazioni successive nella teoria delle equazioni differenziali, che era stato introdotto da G. Peano. Tra le opere: Trattato di analisi (3 voll., 1891-1906), Leçons sur quelques problèmes aux limites de la théorie des équations différentielles (Lezioni sui problemi ai limiti nella teoria delle equazioni differenziali, 1930), Applications analytiques de la théorie des courbes et des surfaces algébriques (Applicazioni analitiche della teoria delle curve e delle superfici algebriche, 1931).