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PICÓ i CAMPAMAR, Ramón

di Mario Casella - Enciclopedia Italiana (1935)
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PICÓ i CAMPAMAR, Ramón

Mario Casella

Poeta catalano nato a Pollenza (Maiorca) nel 1848, morto a Barcellona il 13 novembre 1916. Tra la pleiade dei rimatori che i "Jocs florals" trassero in luce nel primo periodo di rievocazioni storiche, è quegli che eccelle come compositore di romanze sottilmente intessute di motivi medievali e popolari, agili e musicali nel ritmo, vigorose per netta incisione di tipi e di figure.

Si conquistò ripetutamente il titolo di maestro in "Gai saber" con Visca Aragó (1874), Depreosa (1884) e Ferran V (1885), che costituiscono le Tres englantines (Barcellona 1886), a cui è legata la sua fama. Ma con accenti anche più personali egli effuse il lirismo della sua anima nei poemetti narrativi (La mort d'En Ramon Lall, Joan Crespí, El testament del cavaller, che sono, insieme col canto delle memorie A Pollentia, l'espressione di un temperamento schietto di poeta; la lunga familiarità con la storia ha dato in lui concretezza all'ideale della patria catalana.

Vocabolario
pico
pico s. m. [dal lat. picus] (pl. -chi). – Latinismo raro per picchio2 (uccello): Strilla invano il furfante, e si dibatte Come pico nell’ugne allo sparviero (Grossi).
pico-
pico- [dallo spagn. pico, propr. «punta» (e da qui, fig., «piccola quantità», «frazione di qualche cosa»)]. – Prefisso che, anteposto al nome di una unità di misura, ne divide il valore per 1012; si indica simbolicamente con la lettera...
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