PINELLI, Pier Dionigi
Di famiglia canavesana insignita di titolo comitale da Carlo Felice, nacque a Torino il 25 maggio 1804. Amicissimo del Gioberti e frequentatore con lui della casa di Lodovico Daziani, dopo i fatti del 1833-1834 si stabilì a Casale Monferrato per esercitarvi l'avvocatura, e ivi collaborò agli Annali di giurisprudenza (1838-1844), scrisse di bonifiche nell'Antologia del Predari (15 ottobre 1846) e diresse il Carroccio, organo del Comizio agrario (1847). Nel gennaio del 1848 difese contro il P. Curci il Gioberti nelle appendici della Concordia. Deputato di Cuorgnè, primo ufficiale alla P. Istruzione con Carlo Boncompagni, ministro degl'Interni (15 agosto-15 dicembre 1848) nel gabinetto Alfieri, poi Perrone, cercò invano di resistere alle correnti democratiche che volevano la costituente e la guerra. Riprese il suo posto dopo Novara, proprio nei giorni dell'insurrezione di Genova, e lo mantenne per circa sette mesi (27 marzo-11 ottobre 1849), anche sotto il D'Azeglio. Vagheggiò allora, senza rinunziare alle libertà costituzionali, una sincera intesa con l'Austria. Dall'agosto all'ottobre 1850, dopo le leggi siccardiane, fu in missione a Roma. Era stato eletto presidente della Camera il 20 dicembre 1849, e in quell'ufficio morì prematuramente, a Torino, il 22 aprile 1852, addolorato non tanto dall'ira dei partiti che disconoscevano le sue oneste intenzioni quanto dalle accuse, persino di slealtà, che gli erano mosse dal Gioberti da lui costantemente amato e ammirato sin dalla prima giovinezza. Gli sopravvissero i due fratelli, Alessandro (1798-1868) e Ferdinando (1810-1865), insigni l'uno nella magistratura l'altro nelle armi.
Bibl.: C. Boncompagni di Mombello, P. D. P. e V. Gioberti, Torino 1880; P. Castiglioni, Cenni biografici di P. D. P., Torino 1952; V. Cian, Lettere di V. Gioberti a P. D. P., Torino 1913; id., Lettere di P. D. P. a V. Gioberti, Roma 1935; V. Gioberti, Ultima replica ai Municipali, con prefaz. e doc. inediti di G. Balsamo-Crivelli, Torino 1917.