CANTONI (Cantone), Pier Francesco
Nacque probabilmente sullo scorcio del secolo XVI, dal momento che nel 1624 eseguiva rilievi cartografici per il comune di Genova, e doveva essere di maturata esperienza quando nel 1625 venne nominato architetto di Camera assieme al fratello Bernardo. Attivo ancora nel 1657, non dev'essere confuso con Pietro di Taddeo Cantoni (1648-1700). Nelle fonti a stampa la sua opera, svoltasi prevalentemente a Genova, ha lasciato rare memorie, ma, se si eccettuano predominanti interventi di ingegneria, si può supporre che essa non dovette particolarmente qualificarsi per originalità. In realtà, il C. dovette soprattutto esser stimato per la sua preparazione tecnica perché, durante l'incarico di architetto di Camera, progettò ad eseguì molte opere di fortificazione tra Portofino e Rapallo (circa 1627). Anzi, l'anno dopo, veniva ritenuto fra i colleghi il più adatto a collaborare col celebre Ansaldo De Mari per le fortificazioni del Savonese. Nel 1629 realizzò a Genova il progetto per la nuova piazza delle Erbe, ottenuta con poche demolizioni di case ed abili raccordi viari, ma nel 1634, a tre anni dal suo licenziamento dal comune di Genova, lo si troverà ancora applicato a studi tecnici per il rafforzamento del molo.
Come architetto sappiamo soltanto che fu chiamato dal nobile Giacomo Durazzo a sostituire Giovanni Angelo Falcone (morto nel 1657) nella prosecuzione del suo palazzo di strada Balbi, incorporato poi da Carlo Fontana nell'ex palazzo reale. Miglior sorte non ebbe per il progetto della chiesa e del convento di S. Maria della Consolazione (demoliti), essendovi ben presto sostituito dall'architetto Giovanni Battista Grigo.
Fonti e Bibl.: Genova, Arch. stor. del Comune, Atti dei Padri del Comune, filza 85, doc. 209; Ibid., Schedario autografo di F. Podestà,s.v. Architetti; Arch. di Stato di Genova, Finanze,Atti, filza 184; R. Soprani - C. G. Ratti, Vite de' pittori,scultori ed architetti genovesi (1768), Genova 1965, I, p. 420; F. Alizeri, Notizie dei professori del disegno in Liguria dalla fondaz. dell'Accademia, Genova 1864, pp. 54-57; M. Labò, Il Palazzo Reale di Genova, in L'Illustrazione italiana, 9 maggio 1920; G. Martinola, L'architetto Simone Cantoni (1739-1818), Bellinzona 1950, pp. 8-10.