AMERIGHI, Pier Maria
Senese, vissuto nel sec. XVI, figlio di Niccolò e fratello di Marco Antonio e di Anierigo, fu militare di professione. Nel 1550 era, col titolo di commissario per la Montagna Alta, uno dei quattro capitani delle milizie provinciali o "battaglie"della Repubblica. Nella primavera del 1551 aderì, insieme con il fratello Marco Antonio, alla congiura organizzata da Giovanni Maria Benedetti per scacciare gli Spagnoli da Siena: la sua adesione costituì un notevolissimo contributo alla riuscita dell'impresa sia dal punto di vista militare, perché l'A. poteva disporre dei millecinquecento fanti del Monte Amiata, sia da quello politico, perché, insieme con Marco Antonio, riuscì a guadagnare al complotto il fratello Amerigo, magistrato di Balia, divenuto poi il capo effettivo della congiura. Dopo il convegno di Chioggia (15-18 luglio 1552), in cui i rappresentanti del partito francese in Italia e i fuorusciti senesi concordarono le modalità dell'azione antispagnola, l'A., munito dal fratello Amerigo di amplissimi poteri, condusse un intenso reclutamento nella zona dell'Amiata e, aggiungendo le milizie recentemente arruolate agli uomini che già erano al suo comando, si unì a San Quirico ai fuorusciti capeggiati da Enea Piccolomini (26 luglio). Quando, per l'azione concorde di queste truppe e della popolazione insorta, gli Spagnoli furono costretti ad abbandonare Siena, l'A. fu nominato commissario generale della Montagna. Durante l'assedio di Siena del 1554 fu inviato da Piero Strozzi in VaI di Chiana in aiuto a Paolo Orsini per opporsi alla spedizione medicea di Ascanio della Cornia e Ridolfo Baglioni. Partecipò alla fazione di Chiusi (28 mano 1554) dove i medicei furono sbaragliati, ma, non approvando il comportamento dell'Orsini che gli sembrava non approfittasse abbastanza della vittoria, tornò a Siena, dove fu incaricato della difesa del Terzo di San Martino. Venne quindi inviato dallo Strozzi in Piemonte a sollecitare i soccorsi francesi. Dopo la caduta di Siena, continuò a combattere per la "Repubblica Senese ritirata in Montalcino".
Fonti e Bibl.: La cacciata della guardia spagnola da Siena d'incerto autore,in Arch. stor. ital.,I, 2 (1842), pp. 479-524, passim;A. Sozzini, Diario..., ibid.,pp. 1-444, passim;O. Malavolti, Dell'Historia di Siena,Venetia 1599, III, p. 152; I. Ugurgieri Azzolini, Le Pompe Sanesi,Pistoia 1649, III, pp. 152; G. A. Pecci, Memorie stor. critiche della città di Siena,III, Siena 1758, p. 253;IV, ibid. 1760, pp. 118, 122; N. Giorgetti, Le armi toscane,I, Città di Castello 1916, pp. 89, 92, 94, 97, 102; A. D'Addario, Il problema senese...,Firenze-Empoli 1958, passim.