ACCIACCAFERRI (Acciaccaferro), Pierantonio
Intagliatore in legno, di San Severino Marche. Allievo ed aiuto di Domenico Indivini, dal fratello di questo, Nicola, dopo la morte del maestro, gli fu affidato nel 1503 il compito di portarne a compimento l'opera, al coro ligneo del duomo di San Severino Marche, rimasta interrotta. Tale lavoro egli condusse a termine, in collaborazione col figlio Francesco, anch'egli allievo dell'Indivini, nel 1513 come attesta l'iscrizione apposta: "Hoc chori latus Nicolaus /Indivini. p. Perantonium. Acciac/haferri et filium faciendum / curavit. 1513".Gli stalli eseguiti erano sedici, ridotti poi a cinque per parte, e in seguito a tre. I frammenti di otto di essi sono conservati nel Civico Museo di San Severino. All'A. e al figlio è poi attribuito anche il coro, di ventiquattro stalli, della chiesa di S. Chiara a San Severino, che porta la data del 1511. Nel 1526 eseguì la porta e un tabernacolo per il Palazzo comunale di San Severino. A lui si attribuiscono anche quattro intagli in legno, che illustrano l'assedio e la caduta della città romana di Settempeda, conservati nella Civica Pinacoteca di San Severino. Si hanno notizia dell'A. e di Francesco (il cui figlio Orazio fu anche intagliatore), sino all'anno 1529.
Fonti e Bibl.: A. Ricci, Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca d'Ancona,I, Macerata 1834, pp. 237 (erroneamente dice Francesco fratello dell'A.), 242; D. Valentini, Il forastiere in Sanseverzno - Marche,Sanseverino 1868, p. 42; G. Annibaldi, M°Domenico Indivini da Sanseverino artefice in Jesi dal 1484 al 1491,Jesi 1878, p. 17; V. E. Aleandri, Nuova guida storica e artistica di S. Severino,Jesi 1898, pp. 71, 142; L. Serra, L'arte nelle Marche,II, Roma 1934, pp. 481, 483; Id., Le Gallerie comunali delle Marche,Roma s. d., p. 159; Guida d'Italia del T. C. I.: Umbria,Milano 1937, p. 167; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler,I, p. 37.