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PIERINO da Vinci

di Luisa Becherucci - Enciclopedia Italiana (1935)
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PIERINO da Vinci

Luisa Becherucci

Scultore, nato a Vinci (Valdarno) nel 1529, o ai primi del 1530, da Bartolomeo fratello del grande Leonardo; morto a Pisa all'inizio del 1553. La sua attività indicata dal Vasari riceve conferma dai moderni ritrovamenti della critica. L'influsso del Tribolo, con cui lavorò dopo un breve alunnato col Bandinelli, è evidente nei putti da lui modellati, poi fusi in bronzo da altri, per il bacino della fontana di Castello (circa 1546), in un putto per fontana (Arezzo, Museo), agili di disegno pur nella classica epurazione della forma. In seguito, viaggi a Roma, favoriti dal suo mecenate Luca Martini, per il quale lavorò poi, a Pisa, fino alla morte, gli dànno, col restauro del classico, con lo studio diretto dell'opera plastica e pittorica di Michelangelo, più ampio stilismo formale, più complessa composizione, pur nell'individuale preferenza verso valori pittorici. Fondere tali elementi in apparenza contraddittorî era problema della scultura fiorentina contemporanea. Lo riflette originalmente la sua opera matura, sia nel bassorilievo, memore del bandinelliano schiacciato (il Cosimo I che libera Pisa [Vaticano], la Sacra famiglia [Bargello] con ricordi dell'incisione di Luca da Leida, il Conte Ugolino nello stesso museo più vivamente chiaroscurato), sia nella grande statua, la Dovizia (Pisa, Mercato), il Sansone e il Filisteo (Palazzo Vecchio, Cortile), di cui il Vasari lodò, pur nell'ispirazione michelangiolesca, la "maniera dolcissima". A queste opere certe e al progetto della tomba di Baldassarre Turini (Pescia, Duomo) si aggiungono dalla critica: una statua di Fiume al Louvre, da altri data al Tribolo, varî putti (Londra, Victoria and Albert Museum; Detroit, Museo), alcuni rilievi (Milano, Museo archeologico; Vaticano, ecc.) e una serie di bronzetti, principale dei quali una Furia (Vienna, collezione Auspitz).

Bibl.: G. Vasari, Le vite, II (1568), a cura di G. Milanesi, Firenze 1878 segg., V, p. 315 segg.; M. Reymond, La sculpture Florentine, Firenze 1899-1900, IV, p. 146; A. E. Brinkmann, Barockskulptur, Berlino-Neubabelsberg [1919], p. 100; W. Bode, Die italienische Plastik, Berlino-Lipsia 1922, p. 188; U. Middeldorf, Additions to the work of P. da V., in The Burl. Mag., LIII (1928), p. 299 segg.; A. Lensi, Palazzo Vecchio, Milano-Roma 1929, p. 253; E. Kris, Zum Werk des P. da V., in Pantheon, I (1929), p. 94; L. Planiscig, Piccoli bronzi italiani del Rinascimento, Milano 1930, pp. 43-44; W. Gramberg, Beiträge zum Werk und Leben P. da Vinci's, in Jahrb. d. preuss. Kunsts., XXII (1931), pp. 223 segg.; V. Valentiner, A Flor. Fountain Figure of the High Renaissance, in Bull. of the Detroit Inst., maggio 1932; B. Harris Wiles, The Fountains of Florentine sculptors, ecc., Cambridge (Mass.), 1933, pp. 85-86; A. M. Vandelli, Contributo alla cronol. della vita di P. d. V., in Riv. d'arte, XV (1933), p. 109 segg.

Vedi anche
Niccolò Pericoli detto il Trìbolo Scultore (Firenze 1500 - ivi 1550). Si formò con A. Sansovino; lavorò a Roma al monumento funebre di Adriano VI in S. Maria dell'Anima e a Bologna (S. Petronio: rilievi sulla facciata, 1525-27; Assunzione della Vergine, 1537); collaborò anche ai rilievi della S. Casa di Loreto. A Firenze, dopo il 1537, ... Michelàngelo Buonarroti Michelàngelo (o Michelàngiolo; propr. Michelàgnolo) Buonarroti. - Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche la drammatica conclusione. Apprendista ... Giorgio Vasari Vasari ‹-ʃ-›, Giorgio. - Pittore, architetto e scrittore (Arezzo 1511 - Firenze 1574). Artista manierista, fu attivo, come pittore e soprattutto come architetto, in diverse città italiane (Arezzo, Bologna, Napoli, Roma). Il nome di Vasari, Giorgio rimane legato però soprattutto alle grandi committenze ... Bandinèlli, Baccio Scultore e pittore (Firenze 1488 - ivi 1560). Allievo del padre, l'orafo Michelagnolo di Viviano de' Brandini, e poi di G. Rustici, protetto dai Medici, ebbe molte commissioni a Firenze: S. Pietro (1515, duomo), Orfeo (pal. Medici), Ercole e Caco (1534, Piazza della Signoria), monumento a Giovanni dalle ...
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Vocabolario
gratta e vinci
gratta e vinci locuz. usata come s. m. – Lotteria pubblica a incasso immediato (detta anche lotteria istantanea), nella quale si acquista un tagliando (denominato anch’esso gratta e vinci) che porta stampati simboli e segni diversi, nascosti...
vinci
vinci s. m. – Adattamento del termine ingl. winch, in uso anche nella marina mercantile italiana per indicare il verricello.
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