BONINI, Piero
Nacque a Palmanova il 15 maggio 1844, morì a Udine il 22 febbraio 1905. Emigrato politico e garibaldino nel 1866, professore per quasi un quarantennio all'Istituto tecnico di Udine, dove coprì, nell'ultima parte della sua vita, pubbliche cariche, è da considerarsi come l'iniziatore della poesia friulana contemporanea. Autore di lavori critici trascurabili, scrisse nel linguaggio materno parcamente ma nobilmente in uno stile denso e raccolto, nel quale non di rado si afferma un'ispirazione poetica schietta e dolorosa (sonetti). Ma la sua importanza è soprattutto storica. Abbandonando la faciloneria caratteristica della poesia dialettale, anche ottima, dell'epoca zoruttiana, concentrandosi per mantenere soltanto le migliori ispirazioni e dar loro una forma definitiva, tolse la poesia ladina del Friuli ai pericoli del provincialismo, la nobilitò e l'arricchì, sgombrando il terreno all'amplissima fioritura del sec. XX. Naturalmente codesto non si poté compiere senza parziale sacrificio della spontaneità e della "friulanità", e la sua produzione respira, specie nella sintassi, una atmosfera più colta di quel che lo strumento paesano, non ancora rotto alla nuova materia, potesse consentire.
Tutti i versi del Bonini sono raccolti in Versi friulani, Udine 1898 e Nuovi versi friulani, Udine 1900.
Bibl.: Misani, in Annali R. Istit. Tecn. di Udine, 1905; E. Girardini, in Atti Acc. di Udine, s. 3ª, XIII (1905-1906); B. Chiurlo, La letterat. ladina del Friuli, 4ª ed., Udine 1922, cap. VI, e Antologia della letteratura friulana, Tolmezzo 1927.