Storico della cultura e filologo italiano (Forlì 1926 - Bologna 1997). Libero docente dal 1969, quindi (dal 1981) professore ordinario di lingua e letteratura italiana all'Univ. di Bologna. Dopo ricerche filologiche sfociate nell'edizione di alcune opere classiche e popolari (L. di Breme, Il romitorio di Sant'Ida, 1961; P. Artusi, La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene, 1970; G. C. Croce, Bertoldo e Bertoldino, 1978), si dedicò prevalentemente alla cultura folclorica e alimentare del Settecento. Scrisse vari saggi sui cantastorie dell'epoca (La maschera di Bertoldo, 1977; La terra e la luna, 1989; Il palazzo e il cantimbanco, 1994), ma la sua attenzione si concentrò soprattutto sulla letteratura di cucina, sulla simbologia dell'alimentazione e sulle condizioni sociali di povertà, colte nella produzione, nella scarsità e nell'uso del cibo: Il pane selvaggio (1980); La carne impossibile (1983); La miniera del mondo (1990); Le vie del latte (1993), dedicati rispettivamente al pane, ai funghi, al vino, al latte. Ne Il paese della fame (1978) C. si era soffermato sulle situazioni estreme di carestia e sul loro rapporto con la cultura popolare, mentre nell'opera postuma Camminare il mondo (1997) aveva esteso il suo interesse al Cinquecento, tracciando il ritratto del medico bolognese L. Fioravanti.