D'Inzeo, Piero
Italia • Roma, 1923 • Specialità: Salto ostacoli
Maggiore di due fratelli considerati l'icona del salto ostacoli in Italia, Piero si formò come cavaliere sotto la guida del padre Costante, sottufficiale dell'esercito. Sin da bambino manifestò il suo talento e le eccezionali doti di cavaliere, divenendo da subito un eccellente esempio anche per il fratello Raimondo. Ufficiale di cavalleria, fu consacrato nell'olimpo del salto ostacoli mondiale negli anni Cinquanta. La sua carriera, del tutto straordinaria per qualità e numero di successi, si protrasse a livello internazionale per oltre un trentennio. Vanta il record di otto presenze consecutive alle Olimpiadi. Salì sul podio per la prima volta a Stoccolma, nel 1956, anno in cui vinse la medaglia di bronzo individuale (con Uruguay), contribuendo in maniera determinante alla conquista dell'argento da parte della squadra. Ai Giochi Olimpici debuttò a Londra nel 1948 (con Briacone). Quattro anni più tardi, a Helsinki, rappresentò l'Italia sia in concorso ippico (con Uruguay), sia in completo (con Pagoro). Nel 1959 vinse i Campionati Europei (con Uruguay), mentre l'anno successivo fu secondo nella prova individuale dei Giochi Olimpici di Roma (con The Rock), dove la squadra azzurra guadagnò la medaglia di bronzo (con lui il fratello Raimondo, oro individuale, e Salvatore Oppes). Nelle due successive Olimpiadi fu sempre il miglior italiano in campo: nono a Tokyo nel 1964 (con Sunbeam), dove l'Italia vinse la medaglia di bronzo, e settimo a Città del Messico nel 1968 (con Fidux). Conseguì l'ultima medaglia olimpica nel 1972 a Monaco (con Easter Light), componente della squadra italiana, terza classificata. Ha vinto tre volte la prestigiosa King George Gold Cup di Londra.