SODERINI, Piero di Tommaso
Nato a Firenze il 18 maggio 1452, morto a Roma il 13 giugno 1522. Priore nel 1481, fu favorito da Piero de' Medici, che lo mandò ambasciatore a Carlo VIII nel 1493. Prese parte alla riforma del governo. Nel 1501 fu fatto gonfaloniere di giustizia e l'anno seguente gonfaloniere a vita. Durante il suo governo riordinò l'erario pubblico, riformò l'ordinamento giudiziario, sopprimendo le magistrature del podestà e del capitano del popolo e sostituendo ad esse il tribunale collegiale della Ruota. Accolse e favorì il piano del Machiavelli per la creazione di una milizia stanziale. Proseguì la guerra contro Pisa, e dopo molti errori e insuccessi riuscì a riconquistarla. Ma sebbene uomo onesto e buon amministratore, il suo carattere debole e timoroso non fu pari al momento. Ciò apparve soprattutto quando egli accettò la richiesta di Luigi XII per la convocazione di un concilio a Pisa, dove si sarebbe dovuto deporre Giulio II. Questa sua mossa portò all'interdetto e all'accordo del papa coi Medici. Quantlo il viceré Cardona mosse contro Firenze, e prese Prato, il Soderini fuggì e fu deposto. Si rifugiò prima a Siena, poi a Ragusa. Leone X, per conciliarsi il cardinale Francesco, lo chiamò a Roma, dove rimase fino alla morte, onorevolmente trattato dal papa.