Lalande, Pierre-Andre
Filosofo francese (Digione 1867 - Asnières, Hauts-de-Seine, 1963). Fu prof. (dal 1918) alla Sorbona, dove fu anche direttore degli studi di filosofia (1920-37); poi nell’univ. Fu’ād I del Cairo (1937-40). Si occupò, dal punto di vista del positivismo evoluzionistico di Spencer, soprattutto di logica e metodologia, oggetto del suo insegnamento alla Sorbona. In polemica con le dottrine ispirate all’evoluzionismo, in partic. quella di Spencer, sostenne che i processi naturali sono informati a una legge di progresso che va dall’eterogeneo all’omogeneo. Un’analoga tendenza, operante in ambito etico sociale, condurrebbe alla scomparsa o al ridimensionamento dell’individualismo. Tra le sue opere si segnalano: Les théories de l’induction et de l’expérimentation (1929); La psychologie des jugements de valeur (1929); Les illusions évolutionnistes (1930); La raison et les normes (1948). Compilò il Vocabulaire technique et critique de la philosophie (1902-23, riedito più volte; trad. it. Dizionario critico di filosofia).