Architetto francese (Bordeaux 1883 - Easthampton, New York, 1950). Formatosi all'École des beaux-arts di Parigi, si dedicò alla progettazione di mobili che espose al Salon d'automne del 1919 e all'Exposition des arts décoratifs del 1925. Membro dell'Union des artistes modernes (1929), avverso al classicismo accademico e al vieto gusto déco, vicino alle idee di Le Corbusier, realizzò con l'impiego prevalente del vetro e dell'acciaio la Maison de verre (casa Dalsace, Parigi, Rue St-Guillaume, 1928-31; in collab. con B. Bijvoet), una vera e propria "machine à habiter" trasformabile (pianta libera, componenti mobili come porte montate su perni, schermi girevoli, pareti scorrevoli variabili in spessore e trasparenza) dove ogni elemento è trattato in modo inedito e raffinato. Emigrato negli Stati Uniti d'America nel 1940, lavorò soprattutto nell'ambito dell'architettura d'interni.