PELLETAN, Pierre-Clément-Eugène
Uomo politico francese, nato a Royan il 29 ottobre 1813, morto a Parigi il 13 dicembre 1884. Si fece apprezzare come giornalista nella Presse di Girardin e fu dapprima appassionato seguace di Lamartine. Direttore del Bien public nel 1849 e collaboratore del Siècle, fu polemista ardente ed efficace. Fautore entusiasta della teoria del "progresso continuo". (Profession de foi du XIXe siècle, Parigi 1852), si staccò dal suo antico maestro Lamartine con le Lettres à un homme tombé. Partigiano delle idee liberali-democratiche, le sostenne appassionatamente sui giornali (un articolo sul Courrier du dimanche gli procurò tre mesi di carcere) e nei libri, polemizzando con i partigiani del Secondo Impero, e dal suo seggio di deputato di opposizione al Consiglio legislativo (1863). Fu tra gli awersarî della dichiarazione di guerra alla Prussia e, caduto l'impero, deputato all'Assemblea nazionale e membro del governo di difesa nazionale (4 settembre 1870). Fu più tardi fautore del governo di Thiers, senatore radicale (1876) e vice-presidente del senato (1879), e intervenne efficacemente nelle questioni riguardanti la stampa, l'insegnamento, il culto.
Restano di lui numerose opere di politica, di letteratura, di filosofia, dal romanzo filosofico La lampe éteinte (Parigi 1840) e dall'Hist. des trois journ. de février 1848 (ivi 1848) a Dieu est-il mort? (ivi 1883).