PIERRE de Provence
Col titolo di Pierre de Provence et la belle Maguelonne apparve in Francia nella prima metà del sec. XV un romanzo d'avventura che ebbe larga diffusione.
Dall'incipit, che peraltro non sembra autentico né si ritrova in tutti gli esemplari, il romanzo risulta composto nel 1453; ma la sua stesura risale forse a qualche decennio prima, anche perché alcuni elementi del Pierre de Provence (il nome e la famiglia del protagonista; il tema novellistico e altri particolari) sembrano ritornare nel romanzo Paris et Vienne, che è del 1432. Comunque i caratteri stilistici e i procedimenti narrativi rispondono pienamente al gusto romanzesco-sentimentale del sec. XV; il motivo fondamentale era già entrato nella letteratura francese con l'Escoufle e con Guillaume d'Angleterre, che si ritiene opera di Chrétien de Troyes. L'anonimo autore è un francese, che conosceva probabilmente Napoli e qualche leggenda locale della Provenza, a cui ha voluto ricollegare i nomi e le vicende del suo romanzo. Vi si narra la partenza di Pietro dalla corte paterna alla volta di Napoli, dove sotto mentite spoglie s'innamora della figlia del re, la bella Magalona, con cui fugge all'insaputa di tutti. Durante una sosta, nel sonno, un uccello ruba alla giovane principessa i tre anelli donatile dall'amante, che cercando di riaverli, si smarrisce sul mare, finché è fatto prigioniero dai Saraceni. Magalona frattanto, in vesti di povero pellegrino, entra nell'ospedale di Port-Sarrazin, dove alla fine ritorna Pietro, che può finalmente sposare l'amica: il figlio nato dalla loro unione diventerà poi re di Napoli e conte di Provenza e la terra dove approdò l'infelice pellegrina sarà chiamata l'Île de Maguellonne. Il motivo degli anelli, simbolo della fede, causa del lungo errare e infine elemento di agnizione è di natura prettamente folkloristica e trovò una vasta eco popolare in tutte le letterature europee.
Ediz. e bibl.: IL testo a cura di A. Biedermann, Parigi 1913; ammodernamento di G. Michaut, con pref. di M. Roques, Parigi 1926, in Poèmes et récits de la vieille France, X. Inoltre: A. D'Ancona, Poemetti popolari italiani, Bologna 1889; W. Soederhjelm, P. de P. et la belle Maguelonne, in Mémoires de la Société néo-philologique di Helsinki, VII (1924).