Giurista (n. presso Coutances, Normandia, 1250 circa - m. dopo il 1321). Strenuo difensore del regalismo e del gallicanismo francese, attaccò violentemente Bonifacio VIII e il potere temporale dei papi, d'accordo con l'azione politica di Filippo il Bello. Propose l'abolizione del celibato ecclesiastico, l'insegnamento delle lingue vive nelle scuole, l'istruzione della donna, sottratta ai monasteri e affidata alla scuola. La sua opera principale è il trattato politico De recuperatione Terrae Sanctae, scritto tra il 1305 e il 1307; forse gli appartiene anche la Quaestio de potestate papae.