Pseudonimo del poeta francese Noël Mathieu (Gan, Bassi Pirenei, 1916 - Parigi 1984). Pur affrontando nei suoi versi molti problemi caratteristici del nostro tempo (particolarmente viva la tematica della Resistenza), l'E. è stato costantemente in polemica con la poesia "engagée" e non di rado, proprio in nome di tale polemica, si è compiaciuto di trarre ispirazione dalla lirica tradizionale sino a prendere come modelli di alcune sue composizioni addirittura V. Hugo e A. de Vigny; questo programmatico ossequio alla tradizione dà talvolta all'opera dell'E., pur così originale e viva, una fastidiosa intonazione retorica.
Fu membro dell'Académie Française (1968), dalla quale si dimise nel 1975. Le sue cose migliori sono le raccolte poetiche Le tombeau d'Orphée (1941) e Versant de l'âge (1958), e inoltre i saggi Qui est cet homme? (1947), Le goût de l'Un (1963), Le monde est intérieur (1967), che ripropongono con maggiore coscienza la sua angoscia e la sua speranza di cristiano. Tra le altre raccolte: Jours de colère (1942); Combats avec tes défenseurs (1942); Le poète et son Christ (1942); Sodome (1946); Cantos (1947); Évangéliaire (1961); La nouvelle naissance (1963); Jacob (1970); Sophia (1973); Tu (1978); il trittico Le livre de l'homme et de la femme (Una, ou La mort la vie, 1978; Duel, 1979; L'autre, 1980); Le grand oeuvre. Cosmogonie (1984). Tra gli altri scritti saggistici: Pour une politique de la culture (1971); La revolution parallele (1975); L'arbre et le vent (1981); Une année de grâce (1983). Interviste e discorsi sono raccolti in Choses dites (1971).