Poeta (Parigi 1780 - ivi 1857). Autore di canzonette leggere, di carattere borghese e popolare, che seppero interpretare lo spirito del popolo francese, il senso della libertà e dell'indipendenza nazionali. La sua satira fu efficace specialmente durante la Restaurazione e gli attirò condanne dalla monarchia. Contrario a Napoleone durante l'Impero, ne rievocò più tardi le gesta, contribuendo alla formazione della leggenda napoleonica. Le sue raccolte (Chansons morales et autres, 1816; Chansons, deuxième recueil, 1821; Chansons nouvelles, 1825; Chansons inédites, suivies des procès, 1828; Chansons nouvelles et dernières, 1833; Dernières chansons de 1834 à 1851, 1857) ebbero risonanza anche in poeti dialettali italiani, quali A. Brofferio. Scrisse anche: Ma biographie (1857).