JANSSEN, Pierre-Jules-César
Astronomo, nato a Parigi il 22 febbraio 1824, morto ivi il 23 dicembre 1907. Si consacrò in gioventù alla pittura e solo più tardi alle scienze. Nel 1857 andò al Perù con i fratelli Grandidier per determinare l'equatore magnetico. Ritornato in patria, si addottorò nel 1860 nelle scienze fisiche. Nel 1861 si recò a Roma a studiare gli spettri stellari insieme col padre Secchi. Individuò fra i primi le righe telluriche dello spettro del Sole e designò le alte stazioni come più adatte per l'analisi dello spettro solare; compì a tal uopo esperienze sul Faulhorn e sull'Etna. La scoperta che rese famoso il J. fu quella fatta il giorno dopo l'eclisse totale di sole del 18 agosto 1868, ch'egli osservò a Guntoor nell'India. Lo J. e J. N. Lockyer scoprirono indipendentemente che si possono osservare le protuberanze solari anche fuori delle eclissi; la loro struttura poté così venire osservata da allora in poi con continuità specialmente per i suggerimenti del padre Secchi e di W. Huggins. Questa scoperta ebbe una grande eco e l'Accademia delle scienze di Parigi coniò una medaglia commemorativa con le effigie di J. e Lockyer.
J. osservò varie altre eclissi solari, i passaggi di Venere del 1874 e del 1882. Accertò in modo definitivo l'atmosfera coronale con le osservazioni in India nel 1871. Nel 1875 venne nominato direttore del nuovo osservatorio astrofisico da lui progettato e costruito dal governo francese a Meudon, vicino a Parigi. Nel 1893 stabilì un osservatorio in vetta al M. Bianco con l'aiuto finanziario di Bischoffsheim. Notevoli le fotografie solari del suo grande Atlas de photographies solaires (1904). Il primo volume degli Annales de l'Observatoire de Meudon fu pubblicato da lui nel 1896.