FAILLY, Pierre-Louis-Charles de
Generale francese, nato a Rozoy-sur-Serre (Aisne) il 21 novembre 1810, morto a Compiègne il 15 novembre 1892. Uscito diciottenne dalla scuola militare di Saint-Cyr, a 41 anno era colonnello; e dopo la campagna di Crimea, divenne aiutante di campo di Napoleone III e generale di divisione, col qual grado fece la campagna del 1859 in Italia e fu alle battaglie di Magenta (v.) e di Solferino (v.). Nel 1867, messo a capo del corpo di spedizione che operò in difesa del papa contro i volontarî garibaldini, decise col peso delle armi francesi il combattimento di Mentana e acquistò in Italia triste notorietà per una frase (forse non esattamente interpretata) del suo rapporto ove era detto: "nos fusils chassepots (nuovi fucili a retrocarica francesi usati per la prima volta in combattimento) ont fait merveilles". Nominato senatore nel 1868, fu nella guerra franco-germanica del 1870-71 alla testa del 5° corpo dell'Armata del Reno, e si attribuì a sua imperizia il non essere intervenuto il 6 agosto né alla battaglia di Woerth né a quella di Spickeren. Nelle giornate di Beaumont e di Sedan (v.) la sua condotta non fu esente da critiche. Caduto prigioniero, pubblicò al suo ritorno un opuscolo (Campagne de 1870. Opérations et marches du 5e corps, Parigi e Bruxelles 1871), che non valse a distruggere del tutto le censure mossegli. Da allora si ritrasse a vita privata.