MERTENS, Pierre
(App. IV, II, p. 431)
Giurista e scrittore belga, nato a Bruxelles il 9 ottobre 1939. Dopo l'affermazione di Les bons offices, M., abbandonando i modi propri del nouveau roman, recupera una concezione più classica nelle opere seguenti: i racconti di Nécrologies (1977) e soprattutto il romanzo Terre d'asile (1978), sorta di sommessa cronaca degli incontri, della difficoltà a integrarsi e a comunicare con gli altri di Jaime Morales, un rifugiato politico cileno a Bruxelles. Perdre (1984) − ambiziosa narrazione in cui il piano mitico-storico (il protagonista riscrive Salammbô di Flaubert) s'interseca e si compone con accadimenti passionali e autobiografici dell'autore, esprimendone ancora una volta le preoccupazioni politiche − costituisce un tentativo di romanzo erotico, troppo laboriosamente costruito; gli sono senz'altro da preferire le novelle di Ombres au tableau (1982) e di Terreurs (1983).
M. è anche autore di un melodramma musicato da P. Boesmans, La passion de Gilles (1983), ispirato alle vicende di Gilles de Rais. Il romanzo Les éblouissements (1987) ripercorre la vita di uno scrittore prussiano, Gottfried Benn, rievocando gli avvenimenti che hanno segnato la storia della Germania dal 1906 al 1956. Fra le opere più recenti sono le novelle Les chutes centrales (1990), Lettres clandestines (1990) e Les phoques de San Francisco (1991).
Bibl.: A. Jans, Lettres vivantes 1945-1975, Bruxelles 1975; R. Burniaux, R. Frickx, La littérature belge d'expression française, Parigi 19802; Littérature française de Belgique, a cura di R. Frickx e J. Muno, Sherbrooke 1979; Alphabet des lettres belges de langue française, Bruxelles 1982; A.-M. Trekker, J.-P. Vander Straeten, Cent auteurs, Nivelles 1982; Lettres françaises de Belgique. Dictionnaire des oeuvres, 3 voll., a cura di R. Frickx e R. Trousson, Gembloux 1988-89; Pierre Mertens, l'arpenteur, a cura di D. Bajomee, Bruxelles 1989.