GUÉRIN, Pierre-Narcisse
Pittore, nato a Parigi il 13 marzo 1774, morto a Roma il 16 luglio 1833. Allievo prima di N.G. Brenet, poi di G.-B. Régnault, ottenne il premio di Roma nel 1797 (Morte di Catone d' Utica), dopo aver dipinto il grande quadro Marcus Curtius (Salon del 1799, Louvre). Passò sei mesi a Roma, un anno a Napoli. Ritornato espose nel 1802 Fedra e Ippolito (Louvre) e Offerta a Esculapio. Continuò nella pittura storica: Andromaca (1810, Louvre), Ebea e Didone (1815, Louvre), Clitennestra (1817, Louvre). Il suo ultimo lavoro non compiuto si trova nel museo di Angers (L'ultima notte di Troia). Verso il 1820 eseguì alcune litografie. G. è uno dei pittori più importanti del gruppo influenzato dal David. Il suo classicismo accademico è nobilitato dall'ampiezza solenne della composizione. Alcuni dei più grandi pittori romantici, quali Géricault e Delacroix, sono usciti dal suo studio.
Bibl.: H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstl.-Lex., XV, Lipsia 1922.