AERTSEN [pron. àr-], Pieter
Pittore olandese, nato nel 1508, probabilmente ad Amsterdam, ivi morto nel 1575. Scolaro di Allaert Claesz, fece presto il solito viaggio in Italia per perfezionarsi nell'arte. Un certo influsso di Jacopo Bassano nei dipinti di lui fa supporre che soggiornasse anche a Venezia. Nel 1535 entrò nella Compagnia dei pittori in Anversa, e fu ammesso nel 1542 cittadino di questa città. Verso il 1560 fece ritorno alla sua città nativa, dove anche prese la cittadinanza nel 1563. Di solito firmava le sue opere con un tridente, talvolta accompagnato dalle iniziali P. A. Dei suoi numerosi quadri d'altare per chiese d'Anversa, di Amsterdam e di altre città, molti furono distrutti nel 1366, quando la plebaglia invase le chiese cattoliche. Bei frammenti se ne ammirano nei musei di Amsterdam e di Berlino. Quadri di soggetto religioso tuttora esistenti sono, per es., un trittico completo, col Calvario, nel museo di Anversa, proprietà della Fondazione Bogaerts-Torf, un altro Calvario a piccole figure nella chiesa di Balen (Brabante), e una Adorazione dei Re Magi al Deutzen-Hofje in Amsterdam. I più conosciuti quadri di Aertsen sono però quelli che rappresentano scene della vita contadinesca, come la Festa campestre nel museo di Vienna, e la Danza tra le uova nel Museo di Amsterdam. Sono anche specialmente pregevoli grandi tavole sue con mucchi di frutta e di erbaggi, o con interni domestici, animati da grandi figure al naturale. Mercati e Cucine di questo genere si trovano in parecchie raccolte private, nonché nei musei di Rotterdam, Copenaghen e Stoccolma. Al medesimo gruppo appartiene la Cuoca del Palazzo Bianco di Genova, quadro firmato e datato 1559. Esistono di Aertsen anche ottimi ritratti. Caratteristiche di questo maestro sono una plasticità vigorosa e disinvolta, una fattura robusta e spontanea, fermezza e densità anche nel colorìto, avversione al comporre un quadro secondo la facile piacevolezza accademica. Si dimostra precursore valoroso dei maestri del secolo seguente.
Bibl.: Joh. Sievers, Pieter Aertsen, Lipsia 1908; J. Q. van Regteren Altena, in Oud-Holland, XLIII (1926), pp. 213-220.