DE WITTE, Pieter (detto Pietro Candido o Peter Candid)
Pittore, architetto e scultore, nato probabilmente a Bruges verso il 1540, morto a Monaco di Baviera nel 1628. Dovette recarsi assai presto in Italia, perché nel 1559, a Firenze, già dava disegni per arazzi. Nel 1564 andò col Vasari a Roma donde fece ritorno a Firenze. Nel 1577 entrò al servizio di Alberto V duca di Baviera e rimase a Monaco fino alla sua morte. Soprattutto per il tramite del De W. l'influenza del manierismo toscano penetrò e si diffuse nella Germania. A Monaco fornì i disegni per la decorazione della chiesa dei gesuiti (tra gli altri quello del S. Michele per la facciata); ebbe la sorveglianza di tutti gli artisti che lavoravano alla costruzione della Residenza, progettò nel 1622 il monumento a Ludovico di Baviera per la chiesa di S. Maria (Frauenkirche) e affrescò il Hofgarten con 85 scene della storia di Otto di Wittelsbach e di Ludovico IV (i disegni sono a Monaco). L'opera del De W. fu di grande importanza per quel periodo di fioritura artistica alla corte di Baviera, che abbraccia la fine del sec. XVI e il principio del XVII.
Bibl.: F. Baldinucci, Notizie dei prof. d. dis., VIII, Firenze 1770, p. 23; P. J. Rée, Peter Candid, sein Leben und seine bis zu Anfang des 17. Jahrhunderts geschaffene Werke, Lipsia 1885; C. v. Fabriczy, Der Medailleur Candid, in Rep. f. Kunstw., XV (1892), p. 254; A. v. Wurzbach, Niederländischen Künstler-Lexikon, II, Vienna-Lipsia 1910, pp. 895-96; O. Hirschmann, Ein Gemälde Peter Candids im Haarlemer Museum, in Monatsh. f. Kunstw., VIII (1915), pp. 81-83; H. Voss, Ein neuerworbenes Bild von P. C., in Berliner Museum, XLIX (1928), pp. 46-48; K. Steinbart, Die niederländischen Hofmaler der bayrischen Herzöge, in Marburger Jahrb. f. Kunstw., IV (1928), pp. 89-164.