pietra d'inciampo
piètra d’inciampo locuz. sost. f. – Espressione di origine biblica (cfr. Lettera ai Romani, 9, 32-33) con la quale s'intende l'iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig in memoria di cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. L'iniziativa è partita negli anni Novanta del secolo scorso e si è diffusa poi in diversi paesi europei. Consiste in piccole targhe d’ottone, grandi quanto un sampietrino, collocate davanti la porta della casa nella quale abitò un deportato, e di questi ne recano il nome, l’anno di nascita, la data e il luogo della deportazione, e la data di morte. Scopo dell'iniziativa è preservare la memoria delle deportazioni, e l’inciampo rappresenta metaforicamente un invito alla riflessione. L'iniziativa ha suscitato numerose controversie relativamente al posizionamento delle pietre, motivo per cui si è raggiunto il compromesso di subordinare la scelta del luogo dell’installazione all’approvazione del proprietario della casa ed eventualmente dei parenti delle vittime da ricordare. Le pietre d’inciampo sono state anche oggetto di episodi d'intolleranza.