AGNELLI, Pietro
Figlio di Pasquale (1761-1839), nacque a Milano il 22 sett. 1814, ultimo dell'antica famiglia di tipografi (da non confondere col congiunto ed omonimo Pietro Agnelli che nel 1815 stampò i primi quattro Inni sacri del Manzoni).
Educato nel collegio militare di S. Luca, aderì presto alle idee mazziniane: partecipò alla spedizione di Savoia del 1834 e, dopo il fallimento dell'impresa, esulò in Inghilterra, dove rimase tre anni e strinse rapporti d'amicizia con uomini politici eminenti. Ritornato in patria divenne amico di Carlo Cattaneo, del quale stampò il primo Politecnico; contribuì alla preparazione del moto insurrezionale delle Cinque Giornate e combatté sulle barricate. Pose allora al servizio della rivoluzione la sua tipografia, dove cominciò a stamparsi l'Italia del Popolo di Mazzini e ricevette anche incarichi dal Comitato di pubblica difesa che era stato istituito il 27 luglio dal Governo provvisorio di Lombardia.
Emigrato a Torino, divise con i compagni d'esilio le sue non grandi risorse economiche. Per invito di M. d'Azeglio, si adoperò per comporre vertenze sorte fra proprietari e operai tipografi. Ma non si staccò da Mazzini e curò la stampa dei primi volumi dell'edizione Daelli dei suoi scritti. Fu uno dei fondatori della loggia massonica "La Cisalpina" e dalla massoneria ebbe molti incarichi di fiducia. La sua appartenenza all'ordine gli alienò, però, l'animo dei religiosi, e la fortuna della tipografia, che portava il suo nome e aveva belle tradizioni, incominciò a declinare; fu continuata per altro dal nipote, Pietro Borgo Caratti.
L'A. morì a Milano il 31 ott. 1879.
Fonti e Bibl.: P. Borgo Caratti, La famiglia Agnelli tipografi in Milano dal 1625 ad oggi, Milano 1898; Notizie intorno alla tipografia e libri editi dalla ditta G. Agnelli di Milano, Milano 1896; Ediz. Naz. degli scritti... di G. Mazzini, Epistolario, XIX, p. 172; XLVII, p. 200; Epistolario di Carlo Cattaneo, a cura di R. Caddeo, I, Firenze 1949, p. 328; III, ibid. 1954, p. 265; IV, ibid. 1956, p. 523.