ABBATI, Pietro Andrea
Figlio di Bernardino e di Barbara Baschieri, fu battezzato a Modena il 16 sett. 1693. Nominato ingegnere ducale nel luglio 1727 e soprintendente dei giardini e del parco della villa ducale di Sassuolo nell'agosto 1749, Si occupò della regolamentazione dei torrenti e delle acque del Modenese, Panaro, Secchia, Ensa, Taro e della derivazione del Reno; della condotta delle acque nei canali di Carpi e Reggio, della diversione del torrente Tresinaro, dell'alimentazione delle acque di Modena e Savignano, ecc. Nel 1734 restaurò le fortificazioni della cittadella e dei terrapieni di Modena. Nel 1735 fabbricò il ponte sul Tresinaro, sulla strada di Rubiera; nel 1743 riparò il ponte levatoio della porta di Modena per la strada di Bologna; nel 1744 allargò la strada sui bastioni della città, dalla porta di Bologna sino al baluardo di S. Pietro. La sua opera fu richiesta anche al di fuori del ducato, in particolare dai Boncompagni, per i quali compì opere di canalizzazione e difesa nei possedimenti di Vignola, in collaborazione con l'abate F. Vandelli, e in Maremma. A Ferrara si occupò della derivazione del Reno e della sua immissione nel Po a Pontelagoscuro.
Il 14 apr. 1753 venne cancellato dai ruoli degli impiegati ducali, pare per le troppo frequenti assenze dai domini estensi. Morì il 26 giugno 1762.
Scrisse un poema comico in quattordici canti, Il Mondo della Luna,imitando Cyrano di Bergerac, dove prese di mira personaggi modenesi. Di lui resta anche qualche sonetto di occasione.
Il Mondo della Luna è conservato manoscritto presso la famiglia dei conti Abbati-Marescotti. Un saggio a stampa del poemetto è stato pubblicato da G. Ferrari Moreni, nel 1879, nel suo libro sull'Abbati.
Bibl.: G. Ferrari Moreni, P.A.A. matematico e poeta modenese del sec. XVIII,Modena 1879; G.Ferrari Moreni, P.A.A.,in Continuazione e aggiunte alla Biblioteca Modenese di G. Tiraboschi,in Atti e Mem. d. R. Deput. di storia patria per le province modenesi,s. 6, I (1908), pp. 7-10.