Matematico (Bologna 1552 - ivi 1626); lettore ad mathematicam nello Studio di Bologna dal 1583 al 1626, ha lasciato più di 30 opere che ai suoi tempi ebbero grande diffusione. Nel suo Trattato del modo brevissimo di trovare la radice quadra delli numeri, et regole, ecc. (1613) introdusse l'algoritmo delle frazioni continue, studiandone le leggi di formazione, le proprietà, il modo di convergere al limite delle ridotte, e ponendosi così tra gli iniziatori della dottrina degl'infinitesimi.