Musicista (Bergamo 1695 - Amsterdam 1764). Studiò con A. Corelli. Fu a Roma, a Mantova, in tutta Europa, violinista acclamato. Infine si stabilì ad Amsterdam, dove fondò (o diresse) una società di concerti. Delle sue musiche alcune furono pubblicate ad Amsterdam dal 1731, alcune a Parigi, mentre le più tarde, non date alla stampa, rimangono ignote. Virtuoso tra i più arditi del tempo, giunge nelle sue composizioni, e specialmente nei concerti e nei capricci dell'Arte del violino (op. III), a una tecnica trascendentale che sarà superata soltanto da N. Paganini. Egli è però anche un ispirato melodista, in una cantabilità disciolta in una profusione di coloriti, tale da porlo tra i primi esponenti nel gusto detto della sensibilità e tra i pionieri della musica a programma.