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AVOGADRO, Pietro

di Renata Cipriani - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 4 (1962)
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AVOGADRO, Pietro

Renata Cipriani

La data di nascita dell'A., fissata dalla Calabi intorno al 1660 in base alla partecipazione ai restauri e completamenti degli affreschi in S. Agata in Brescia, seguiti alla ricostruzione del coro del 1683, va forse spostata alquanto più tardi, se, alla morte del maestro Pompeo Ghitti, nel 1704, si recò a Bologna per completare la sua cultura, come asserisce il Lanzi. In S. Agata l'A. dipinse la Crocefissione sulla lunetta del muro di fondo e restaurò i Profeti e le Sibille di Pietro Marone sulle vele dell'ultima campata. Nella rigida composizione della Crocefissione non mostra alcuna capacità d'invenzione e la qualità della pittura è offuscata dai restauri. Il soggiorno bolognese non pare abbia avuto conseguenze apprezzabili sul suo stile, formato sulla tradizione veneto-bresciana secentesca in modo ancor più rigido del suo condiscepolo Cappello. Il Lanzi stesso, del resto, non mancava di notare il prevalere di un colorire alla veneta in quello che fu sempre considerato il capolavoro dell'A.: Il martirio dei ss. Crispino e Crispiniano della chiesa di S. Giuseppe, datato 1706, eseguito per il paratico dei Callegari (Calzolai). Per la stessa chiesa dipinse dieci anni dopo i SS. Quattro Coronati per il paratico dei Tagliapietra e una Adorazione dei Magi in epoca non precisabile. Altri suoi lavori in Brescia furono una Madonna col Bambino, s. Francesco e s. Antonio da Padova nella chiesa di S. Carlo e due Miracoli di s. Pietro e altre storie della vita del santo in tele assai guaste della volta della chiesa di S. Francesco. Dal Fenaroli si ha notizia di alcune altre sue opere perdute. Nel 1732 datava la tela con S. Michele Arcangelo della parrocchiale di Bagnolo Mella. Disegnò alcune composizioni incise dal Luciani. Insensibile alla nuova freschezza di osservazione e di coloritura che si andava affermando in Brescia, fu il più accademico continuatore della tradizione locale.

Bibl.: Brescia, Biblioteca Queriniana, P. Maccarinelli, Le glorie di Brescia...(ms. del 1751), cc. 61, 77, 88, 121, 123; G. B. Carboni, Le pitture e le sculture di Brescia..., Brescia 1760, pp. 19, 21, 67, 77, 80; L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, Milano 1823, III, p. 301; F. Nicoli Cristiani, Vita e pitture di Lattanzio Gambara (con brevi notizie intorno ai più celebri pittori bresciani),Brescia 1807, p. 130; P. Brognoli, Nuova guida per la città di Brescia,Brescia 1826, pp. 137, 147, 193 s.; A. Sala, Pitture e altri oggetti di Belle Arti in Brescia,Brescia 1834, pp. 85, 93, 103; F. de Boni, Biografia degli artisti,Venezia 1840, p. 47; F. Odorici, Guida di Brescia rapporto alle arti ed ai monumenti antichi e moderni, Brescia 1853, pp. 96-98; S. Fenaroli, Dizionario degli artisti bresciani, Brescia 1877, p. 14; P. Guerrini, Elenco delle opere d'arte della diocesi e della provincia di Brescia, in Brixia Sacra, XI(1920), p. 16; F. Capretti, La chiesa di S. Giuseppe in Brescia, ibid., XII (1921), pp. 183, 185, 187; L. Fè d'Ostiani, Storia, tradizione e arte nelle vie di Brescia, Brescia 1927, pp. 13, 48, 369, 496; E. Calabi, La pittura a Brescia nel Seicento e nel Settecento, Brescia 1935, pp. XV s., 5 s.; G. Nicodemi, Brescia, Brescia s. d., pp. 19, 35; P. Guerrini, La chiesa prepositurale di S. Agata, Brescia 1936, pp. 28-30; A. Morassi, Catalogo delle cose d'arte e d'antichità d'Italia: Brescia, Roma 1939, pp. 49, 84, 243, 352, 353, 359; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, II, p. 281.

Vedi anche
Ferramòla, Floriano Ferramòla, Floriano. - Pittore (Brescia 1480 circa - ivi 1528). Nel 1512 dipinse gli affreschi per casa Della Corte, ora divisi fra il Victoria and Albert Museum di Londra e la pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. Questi affreschi rivelano l'educazione lombarda del Ferramola, Floriano, che vi si manifesta ... Romanino, Girolamo da Romano detto il Pittore (n. Brescia tra il 1484 e il 1487 - m. dopo il 1562). Tra i più importanti interpreti della scuola lombarda, nella sua pittura risulta evidente il rapporto con i maestri veneti e milanesi. Soprattutto da quest'ultimi mutuò un anticlassicismo che si concretizzò in uno stile estroso e fortemente ... Filippo Marìa Visconti duca di Milano Filippo Marìa Visconti duca di Milano. - Figlio (Milano 1392 - ivi 1447) di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale di Giovanni Maria, s'impadroniva anche della contea di Pavia, ... Brescia Comune della Lombardia (90,7 km2 con 190.044 ab. nel 2007), capoluogo di provincia. È situata a 149 m s.l.m. nella pianura pedemontana alla sinistra del fiume Mella, allo sbocco della Val Trompia. Il vecchio centro si è esteso in un primo tempo soprattutto fuori delle mura occidentali, fino alla sede ...
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  • BIOGRAFIE in Arti visive
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  • ADORAZIONE DEI MAGI
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Vocabolario
avogadro
avogadro (o avvogadro; anche avogaro o avvogaro) s. m. [lo stesso etimo di avogadore]. – Sinon. ant. di avvocato: l’a. della Chiesa; l’avogaro di Trevigi (G. Villani).
piètra
pietra 'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
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