BASTOGI, Pietro
Finanziere e patriota nato a Livorno il 15 marzo 1808, morto a Firenze il 28 febbraio 1899. Affiliato alla Giovane Italia e amico del Guerrazzi (che aiutò a pubblicare l'Assedio di Firenze), prese viva parte al movimento liberale toscano durante la reazione e, dopo la caduta dei Lorena, fu membro prima dell'assemblea che dichiarò l'annessione al Piemonte, quindi del parlamento italiano. Nominato nell'aprile 1861 ministro delle Finanze, portò a compimento l'unificazione del debito pubblico italiano e rese altri servigi al paese, per cui gli fu conferito il titolo di conte. Caduto il ministero Ricasoli (marzo 1862), si ritirò a vita privata; prese l'iniziativa dell'impresa delle ferrovie meridionali, impresa che suscitò odî e sospetti tanto da causare un'inchiesta parlamentare e da costringerlo a dimettersi da deputato. Dichiarata tuttavia insussistente l'accusa di corruzione, tornò alla Camera; nel 1890 fu nominato senatore. Partecipò attivamente anche alla vita pubblica della sua città natale, costituì la Banca toscana di credito e presiedette fino alla morte la Società delle strade ferrate meridionali.