BERNABò SILORATA, Pietro
Nacque a Porto Maurizio il 10 apr. 1808, da Giuseppe Tommaso e da Maddalena dei conti di Lavagna. Studiò nel liceo di Genova, approfondì la sua preparazione letteraria a Iesi sotto la guida di F. Giannini, terminò i suoi studi in Roma. Ivi, a diciassette anni, pubblicò una sua versione della Cristiade di M. G. Vida, che, più tardi, egli stesso giudicò immatura. Intanto, per le esortazioni di G. I. Montanari, classicista romagnolo, passava "dalla scuola boreale degli ossianeschi alle infallibili orme dei classici nostri immortali" (cfr. Prose). Del Vida tradusse il poema sui bachi da seta, Bombyces, commentandolo (Forlì 1829). Nel 1831 apparve a Lugo la sua versione delle Méditations poétiques del Lamartine, ristampata poi in edizione accresciuta nel 1838 a Torino; con il poeta francese il B. avviò intanto un carteggio. Nel 1832 ebbe il diploma di pubblico insegnante e cattedra di belle lettere in Bologna; ivi, nel 1835, iniziò a pubblicare una traduzione dei salini davidici e la prima serie della raccolta dal titolo Prose e poesie inedite e rare di italiani viventi (1835-37), cui altre seguirono, con intervalli di parecchi anni (s. 2, Torino 1843-44; s. 3, ibid. 1858-59; s. 4, ibid. 1865; s. 5, Roma 1874); in essa il B. intendeva accogliere "esempi di bello scrivere e sane dottrine, utili ed eleganti opericciuole ".
Nel 1838 il B. fu nuovamente a Roma, segretario e precettore dei figli di Carlo Bonaparte principe di Canino. Trasferitosi a Torino all'inizio del 18403 aderì al III congresso degli scienziati italiani, tenutosi colà in quell'anno; nel 1841 cominciò a pubblicare i libri poetici della Bibbia,da lui tradotti e dedicati a Carlo Alberto. Celebrò poi i Savoia con l'Elogio storico del principe Eugenio di Savoia Carignano (Torino 1842), con l'Inno a S. Cristina (in Prose, s. 2, I, p. 179), con l'inno epico A Umberto III (ibid., p.259); nel 1843 diveniva redattore della Gazzetta piemontese,dove rimase per sedici anni. Nel 1845 apparve la versione italiana della Histoire du Consulat et de l'Empire del Thiers, nel 1847 L'arpa cristiana, traduzione degli inni liturgici della Chiesa.
Dopo l'unificazione il B. volle tornare all'insegnamento: fu dapprima al liceo di Ferrara (1860-61) e al liceo di Parma (1861-62), poi per sei anni preside del liceo di Senigallia, dove pubblicò anche un periodico, Il monitore delle famiglie e delle scuole;dal 1868 al 1871 insegnò lettere italiane nel liceo di Spoleto, e successivamente fu ancora in Roma, archivista della Sovrintendenza ai monumenti. Aveva continuato nel frattempo a scrivere versi d'occasione, religiosi e patriottici. Con F. Rovelli aveva stampato a Torino, nel 1868, una Biografia di Re Carlo Alberto, saggio di una storia delle nostre legislature parlamentari; in Roma pubblicò una versione dell'Eneide (1876) e una versione della Bibbia (1880); ivi diresse anche un nuovo periodico culturale, L'Annotatore, organo della Società didascalica, che a.nche, presiedette. Apparteneva all'Accad. delle scienze di Torino, all'Accad. di scienze lettere ed arti di Pistoia, all'Arcadia e all'Accademia Tiberina di Roma. In questa città morì il 3 ott. 1886.
Il B. aspirava a una letteratura improntata a principi cattolici, morali e civili: ma i risultati rimasero, per la sua limitatezza, inferiori all'intento: assai mediocri sono le liriche religiose; i troppi versi e le prose con cui celebrò casa Savoia sono volta a volta scialbi o enfatici. Al tempo stesso, egli voleva una letteratura formalmente decorosa, e per questo respinse con decisione il Romanticismo. In realtà, il suo orientamento classicheggiante si accordava con un sostanziale eclettismo di gusto come è attestato soprattutto dal vario carattere dei testi che egli tradusse. L'opera di editore e di traduttore decoroso appare oggi il suo merito principale.
Fonti e Bibl.: Notizie autobiogr. in Prose…, s. 2, I, Torino 1843, pp. 306-309; I. Cantù, L'Italia scientif. contemp. Notizie sugli iscritti ai 5 primi Congressi degli scienziati ital., Milano 1844, pp. 122 s.; A. De Gubernatis, Dizion. biograf. degli scrittori contempor., Firenze 1879, p. 139; Annuario biograf. univers.,Torino 1888, III, p. 308; G. Mazzoni, L'Ortocento, Milano 1913, pp. 672 s., 748, 857.