BIGAZZI, Pietro
Nato in Firenze il 1ºag. 1800, dopo alcuni contrasti col padre, un modesto impiegato governativo che voleva avviarlo alla carriera ecclesiastica, si dedicò agli studi eruditi e bibliografici.
Aspirava a divenire aiuto bibliotecario alla Biblioteca Marucelliana, ma non ottenne il posto nonostante l'interessamento di V. Antinori che ne aveva molta stima. Questi si serviva del B. per collazionare il Diario degli accademici del Cimento e per la ricerca dei materiali utili alla terza edizione delle Opere del Galilei affidata dal sovrano a E. Alberi, al quale era stato affiancato come consultore lo stesso Antinori ed erano stati assegnati come aiuti il B. e C. Bianchi. Poiché in seguito alle note polemiche l'Antinori abbandonò questo lavoro, anche il B., a lui molto devoto, fece altrettanto: perciò il suo nome non si trova oltre i primi due volumi di questa opera.
Iscritto nel 1839 socio corrispondente della Società Colombaria, ne divenne socio urbano nel 1854. La nomina a commesso dell'Accademia della Crusca, avvenuta nel 1841, oltre a procurargli molta soddisfazione nonostante la modestia dell'incarico, lo spinse ad iniziare le sue pubblicazioni erudite. Fu membro anche di altre accademie, quali l'Accademia Valdarnese e quella di Scienze, lettere ed arti di Pistoia; fu socio corrispondente e poi aiuto bibliotecario della R. Accademia dei Georgofili. Di quest'ultima biblioteca stampò anche il Catalogo (Firenze 1863), assai schematico secondo l'uso del tempo, ma tuttora utilmente consultabile. Ebbe così occasione di conoscere uomini rappresentativi del suo tempo, godendo tra gli altri stima ed amicizia del Gioberti e del Niccolini.
Ma il nome del B. è soprattutto legato alla sua raccolta di libri a stampa e manoscritti che, per sottrarre a eventuale futura dispersione, vendé nel dicembre del 1868 alla Deputazione provinciale di Firenze; il segretario di questa, G. Palagi, ne divenne il primo ordinatore (G. Palagi,Relazione e proposte riguardanti la biblioteca di P. B., Firenze 1870).
Questa costituì il primo nucleo della Biblioteca dell'Amministrazione provinciale di Firenze, che ha oggi sede nel palazzo Medici Riccardi, e che fu detta Biblioteca Moreniana dal nome dell'erudito canonico Domenico Moreni, del quale il B. era riuscito, nel 1819, ad acquistare la maggior parte della biblioteca. Il Moreni a sua volta, discepolo prediletto di Domenico Maria Manni, aveva avuto la possibilità di conservare parte dei libri e dei manoscritti del maestro. Questi scritti formano il nucleo più importante della collezione del B., accresciuta da lui notevolmente con acquisti (Rinuccini, Tolomei Biffi, ecc.), ma soprattutto con quotidiane ricerche, presso i vari rivenditori della città, di materiali di carattere "patrio-toscano". Complessivamente constava, all'atto della cessione, di 953manoscritti (distinti nei due fondi Moreni e Bigazzi), 2909volumi a stampa, 3062miscellanee. La raccolta dei manoscritti Bigazzi, dato anche il sistema d'acquisto, non è omogenea, ma notevole; vi si trovano codici antichi e manoscritti moderni di interesse storico o letterario vicino a filze archivistiche, documenti e carteggi originali o in copia. Sulle coperte o nell'interno di esse non è raro trovare notizie di carattere storico o bibliografico lasciate dal B.: il suo interessamento, lungi dall'esaurirsi in quello generico del raccoglitore, si affinava in quello dell'erudito. Di questo interessamento restano saggi vari: nelle Esercitazioni bibliografiche, di cui pubblicò due fascicoli (Firenze 1859, 1869), lasciò descrizioni di diciannove manoscritti (le leggeva ancora inedite nelle riunioni della Società Colombaria, 1859). Pubblicò, per lo più da codici di sua proprietà, vari inediti tra cui: Due lettere di Galilei e una di Keplero con note di P. B. (Firenze 1841); Capitoli della resa di Foiano. Docc. inediti del sec. XV con note di P. B. (Firenze 1849); A. M. Bonucci,Lettera al p. Antonio camaldolense con note di P. B. (Firenze 1857; sitratta di una lettera non del Bonucci ma di G. Gigli, e non inedita ma già edita a Venezia nel 1767); Brevi cenni su M. Palmieri con una prosa di M. P. (Prato 1850); L. Strozzi,Vita di F. Strozzi il vecchio scritta da Lorenzo suo figlio con docc. e ill. per cura di G. Boni e P. B. (Firenze 1851); Niccolini,Monti,Giordani,lettere inedite con note di P. B. (Firenze 1851); Firenze-Milano,saggio di lettere diplomatiche dei sec. XIV-XV(Firenze 1869). Si hanno del B. anche alcuni scritti di occasione, quali la Necrologia di G. Masetti (Firenze 1855), la Iscrizione in onore di V. Gioberti (Firenze 1848).
Il B. morì a Firenze il 19 apr. 1870.
A cura dell'Amministrazione Provinciale di Firenze, nel 1903, fu iniziata la pubblicazione dell'inventario dei manoscritti della sua raccolta col titolo I manoscritti della biblioteca Moreniana, tuttora in corso. Sono stati completamente descritti i manoscritti del fondo Moreni (da G. Nardini), mentre col fascicolo decimo del secondo volume è stata iniziata la descrizione di quelli del fondo Bigazzi (da A. Gigli e B. Maracchi Biagiarelli).
Bibl.: A. Maggiorelli,L'illustre prof. P. Bigazzi (necrologia), Firenze 1870; Atti della Società Colombaria di Firenze…, col ruolo generale dei soci dalla sua fondazione, Firenze 1893, pp. 77-80.