CASABURI URRIES, Pietro
Appartenne, insieme con il fratello Lorenzo, alla generazione dei poeti napoletani tardo-barocchi, partecipi del clima socioletterario succeduto alla rivolta di Masaniello (1647). La produzione lirica è spesso frutto di un esercizio retorico su schemi ormai usurati e il più delle volte occasione per sperticati omaggi encomiastici e giochi da società letteraria come nel caso delle code di "poesie d'illustri ingegni in lode" dell'autore "con le risposte del medesimo".
Il C. pubblicò Le Sirene (Napoli 1676), distinte in tre "concerti". Un quarto "concerto" venne aggiunto nel 1685. La raccolta è racchiusa tra una lunga lettera di dedica al principe di Macchia don Pietro Gambacorta, di cui il poeta ricostruisce con enfasi pseudoepica la "nobilissima prosapia", e IlMercurio o I Peani (breve raccolta di sonetti di saluto e di auguri, cui seguono i sonetti di risposta). Nel 1685, sempre a Napoli, apparvero anche Le saette di Cupido ("amori di uomini e d'eroi più celebri dell'antiche favole ed istorie").
Consapevole della cifra della sua scrittura poetica, compose un "trattatello" sulla metafora pubbl. in testa a Le saette di Cupido sotto forma di lettera dedicatoria a mons. Caramuel Lobkowicz (che lo aveva citato nella sua Metametrica). L'autore dichiara di aver "voluto imitar molti, per attalentare a molti", poiché "quanti sono i genii degli uomini, tante maniere praticar si deono nello scrivere, per conseguir chiarori di gloria". La poesia deve inoltre poggiare su "traslati arditissimi"(ampiamente esemplificati dai testi di "tanti valent'uomini greci e latini" e "de' nostri poeti italiani", soprattutto - significativamente a ritroso - da Tasso e Petrarca), che dilettano rappresentando "all'intelletto più cose in un solo argomento".
Lorenzo pubblicò un'unica raccolta di versi, Le quattro stagioni (Napoli 1669), divisa in "soggetti amorosi" (Primavera), "eroici" (Estate), "morali" (Autunno), "lugubri e sacri" (Inverno). In appendice c'è l'aggiunta di un manipolo di sonetti di poeti amici, con le risposte dell'autore.
Bibl.: Sul C. e sul fratello si hanno solo notizie di repertorio: N. Toppi, Biblioteca napol., Napoli 1678, pp. 245 s., e (limitatamente a Lorenzo) C. Minieri Riccio, Mem. stor. degli scrittori nati nel Regno di Napoli, Napoli 1844, p. 361. Scelte di versi sono contenute nelle seguenti antologie: Lirici marinisti, a cura di B. Croce, Bari 1910, pp. 494-504 (referenze bibliograf., non sempre esatte, a p. 539); Marino e i marinisti, a cura di G. G. Ferrero, Milano-Napoli 1954, pp. 1054-72; Opere scelte di G. B. Marino e dei marinisti, a cura di G. Getto, Torino 1962, pp. 151-63 (lettera del C. al Caramuel Lobkowicz), 437-47.