CUFFARI, Pietro
Nato a Napoli, vissuto tra la seconda metà dei secolo XVIII ed i primi anni del XIX. Ignote sono le date di nascita e di morte e scarse le notizie biografiche; si sa tuttavia che il C. si formò alla scuola di F. Fenaroli, primo maestro di cappella dal 1777 presso il conservatorio di S. Maria di Loreto a Napoli, la cui fama è affidata principalmente all'opera di insegnante di armonia e di composizione secondo la dottrina di F. Durante, del quale fu allievo e i cui trattati furono considerati fondamentali per lo studio dell'armonia; fra i suoi allievi ricordiamo D. Cimarosa, N. Zingarelli, V. Lavigna e S. Mercadante. Ancora giovane, il C. apprese da lui tutte le regole del contrappunto tanto da diventare in seguito un ottimo compositore.
La sua competenza musicale e le sue doti organizzative spinsero il re Ferdinando IV a nominarlo, il 16 dic. 1803, deputato dei due conservatori della Pietà dei Turchini e di S. Maria di Loreto, che proprio in quegli anni attraversavano un periodo di profonda decadenza e avevano bisogno di essere riorganizzati e svincolati dalle congregazioni da cui dipendevano. Il C. "corrispose pienamente ad una tale sovrana destinazione, di che n'ebbe in seguito la meritata lode" (Villarosa, p. 66).
Fu, in un secondo tempo, nominato vicepresidente della deputazione dei teatri e degli spettacoli di Napoli, carica che esercitò con entusiasmo e competenza.
Ottimo pianista, il C. si dilettava anche nella pratica del violino. Come il suo maestro, compose non solo musiche vocali e strumentali "per solo suo diletto" o destinate agli allievi dei due conservatori di cui era deputato, ma anche numerosi brani di musica sacra. Il Villarosa, che è la fonte principale di notizie biografiche sul C., ricorda una messa e sinfonia per defunti, un Miserere a grande orchestra, un Christus e i notturni della settimana santa.
Fu, inoltre, autore di molti quartetti e sinfonie e gli viene attribuito un dramma semiserio in due parti, forse su testo di G. Palomba, l'Adelaide ravveduta, che, secondo quanto indicato nel catalogo dei conservatorio di S. Pietro a Maiella, sarebbe stato rappresentato a Napoli nel 1807. Sempre dal Villarosa sappiamo che presso la famiglia dei C. erano conservate ancora molte partiture manoscritte delle sue composizioni di cui oggi non si ha notizia e che probabilmente sono andate disperse; presso la biblioteca del conservatorio di musica S. Pietro a Maiella di Napoli si trovano diversi manoscritti di sue musiche tra cui la già citata Adelaide ravveduta (scaff. 64, n. 120); 6 quartetti per due violini, viola e violoncello (22.2.10); Un Cure-dents armonique per orchestra (1807, 61.3.68); Le Desservir la table de Musique per orchestra (1807, 61.3.8).
Bibl.: C. A. Villarosa, Mem. dei compositori di musica dei Regno di Napoli, Napoli 1840, pp. 65 s.; S. Di Giacomo, Il conservatorio di S. Onofrio a Capuana e quello di S. Maria della Pietà dei Turchini, Milano 1924, p. 176; G. Gasperini-F. Gallo, Catal. delle opere musicali teoriche e pratiche di autori vissuti sino ai primi decenni dei sec. XIX .... Città di Napoli, Bibl. del R. Conservatorio di musica S. Pietro a Maiella, Parma 1934, pp. 222, 561, 577 s.