ARGELLATA, Pietro d' (anche Largellata o Pietro de la Cerlata)
Fu professore di medicina e filosofia a Bologna nel '400 ed ebbe grande fama soprattutto come traduttore del Canone di Avicenna. La data della sua morte è incerta; sembra però che possa essere fissata intorno al 1423. I suoi Sei libri della chirurgia furono pubblicati per la prima volta a Venezia nel 1480 ed ebbero un grandissimo successo, soprattutto perché, pure attenendosi nelle linee generali agli antichi autori, l'A. vi espone numerosissime osservazioni personali. Degne di nota sono le descrizioni delle cure per le fratture e lussazioni, e le indicazioni della resezione delle ossa. Nella diagnostica delle affezioni chirurgiche dei nervi accenna alla differenza fra nervi sensorî e motori; in generale si dimostra profondo conoscitore dell'anatomia. Fu considerato al suo tempo come uno dei più insigni maestri della scuola bolognese ed ebbe grandissimi onori. Quando papa Alessandro V morì a Bologna, l'Argellata ebbe l'incarico d'imbalsamarne il cadavere. Nel 1820 gli fu eretto un monumento marmoreo nell'anfiteatro anatomico dello Studio bolognese.
Bibl.: M. Medici, Compendio storico della scuola anatomica di Bologna, Bologna 1857; Brambilla, Storia delle scoperte, ecc., Milano 1780-82; E. Gurlt, Geschichte der Chirurgie, Berlino 1898.