Pietro de' Boattieri
Giureconsulto la cui attività è attestata a Bologna fra la fine del sec. XIII e i primi anni del XIV. Citato come notaio in documenti del 1285, insegnò arte notaria e grammatica dapprima privatamente nel 1294 e, in seguito, nello Studio bolognese nel 1307-1308. Alla sua morte venne sepolto nel cimitero dei Santi Felice e Nàbor in Bologna. Fu discepolo di Francesco d'Accursio e di Rolandino Passeggeri del quale commentò la Summa artis notariae (1255). Compose, inoltre, la Practica iudiciorum, l'Aurora de concessionibus e un'Ars dictaminis.
Nelle sue opere, e in particolare nel commento alla Summa di Rolandino Passeggeri, P. appare conscio della necessità (già espressa nelle disposizioni degli statuti bolognesi del 1246) di unire alla dottrina notarile la tecnica retorica volgare per conciliare l'esigenza di un documento linguisticamente accessibile a quella di un'espressione di stile elevato e retoricamente accettabile anche se in volgare. L'ars notaria, di cui P. fu uno degli esponenti più noti, ebbe così quasi funzione di mediatrice fra la tradizione scolastico-giuridica latina e la cultura volgare in via di sviluppo. P. e gli altri notai-grammatici contemporanei vengono a porsi, quindi, fra Guido Faba e D. nella dinamica che doveva portare, sul piano stilistico, all'assorbimento della tecnica retorica latina da parte del volgare.
Anche se D. ebbe la possibilità di conoscere personalmente P. durante un suo soggiorno bolognese frequentando l'ambiente dei maestri dettatori, non abbiamo elementi tali da poter affermare questa eventualità né, istituendo raffronti fra l'opera del notaio bolognese e quella in prosa di D., per trarre conclusioni utili all'accertamento di rapporti diretti al di là di quelli che possono essere il risultato di una comune tradizione culturale.
Bibl. - G. Zaccagnini, Notizie e appunti per la storia letteraria del sec. XIV, in " Giorn. stor. " LXVI (1915) 309 ss. (particolarm. p. 323); ID., Giovanni di Bonandrea dettatore e rimatore e altri grammatici e dottori dello Studio bolognese, Modena 1919, 145-204; ID., Le epistole in latino ed in volgare di P. de' B., Imola 1924; ID., La vita dei maestri e degli scolari nello Studio di Bologna nei secoli XIII e XIV, Ginevra 1926; G. Livi, D. e Bologna, nuovi studi e documenti, Bologna 1921; F. Filippini, D. scolaro e maestro, Ginevra 1929; G. Forni, Persone ed avvenimenti di Bologna in D., in " Convivium " XXVIII (1960) 8-19.